TIRANA - Il Partito socialista (Ps) del primo ministro Edi Rama ha vinto le elezioni generali in Albania, elezioni seguite da vicino nelle capitali europee e considerate un test chiave nel percorso del piccolo Paese balcanico verso l’adesione all’Ue.

Secondo gli ultimi risultati dello scrutinio, i socialisti hanno conquistano il 48,5 % dei voti e 75 seggi sui 140 totali in Parlamento, uno in più del 2017 (quando avevano ottenuto il 48,3% dei voti). I due principali partiti di opposizione, il Partito Democratico e il Movimento per l’integrazione socialista, si sono fermati rispettivamente al 39,2% (56 seggi) e al 7,3% (6 seggi).  

Rama - nel 1998 ministro per la cultura, nel 2000 sindaco della capitale Tirana e dal 2013 primo ministro - conquista dunque un terzo mandato, il capo di governo più longevo del post-comunismo, alla guida di un Paese per 12 anni consecutivi: un traguardo che nessuno aveva mai raggiunto da quando l’Albania tenne le sue prime elezioni multipartitiche nel 1991 dopo decenni di governo comunista monopartitico.

Rama - 56 anni e una passione per la pittura - non ha ancora rivendicato la vittoria ma ha pubblicato sulla sua pagina Facebook una foto con l’alba accompagnata dalla frase, “Che alba a Tirana!”. Da parte loro, i Democratici hanno continuato a rivendicare la vittoria: “Invito i nostri elettori a mantenere la calma perché il partito ha vinto in tutta l’Albania”, ha esortato la deputata Jorida Tabaku.

Il presidente Meta, un ex socialista che ha avviato un movimento scissionista e non fa mistero del suo disprezzo per il Primo ministro, ha chiesto agli elettori di non “scoraggiarsi” e di attendere i risultati definitivi.  Rama aveva chiesto tempo per completare i progetti infrastrutturali interrotti dalla pandemia e per continuare a ricostruire le migliaia di case distrutte dal potente terremoto alla fine del 2019 (una ferita che aveva lasciato 51 morti e decine di migliaia di sfollati).   

Potrà poi concludere la campagna di vaccinazioni che dovrebbe consentire di immunizzare, entro la fine di maggio, 500mila dei 2,8 milioni di albanesi e rilanciare l’industria del turismo, che è stata duramente colpita dalla crisi sanitaria.