PRATO - La Procura pratese ha concluso le indagini sulle alluvioni del novembre 2023 che causarono la morte di due persone, ipotizzando i reati di omicidio colposo e disastro colposo. Tra gli indagati per omicidio colposo e disastro colposo per quell’alluvione figura Matteo Biffoni, l’ex sindaco del capoluogo toscano all’epoca dei fatti. Non risulta invece indagata l’attuale primo cittadino, Ilaria Bugetti. Sono in totale cinque gli amministratori ed ex amministratori locali di Prato e Montemurlo indagati.

Due – Biffoni e l’ex assessore pratese all’Urbanistica, Valerio Barberis - non sono più in carica, mentre in tre sono agli stessi posti del novembre 2023: il vicesindaco di Prato, Simone Faggi, il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai, e l’assessora alla Protezione civile, Valentina Vespi. Indagati anche appartenenti al Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno per falso ideologico in atto pubblico. Lo riporta una nota del procuratore Luca Tescaroli. 

Il reato di falso ideologico è stato contestato dalla Procura pratese a membri del Consorzio di Bonifica 3 del Medio Valdarno perché fecero un lavoro di “somma urgenza disposto all’indomani” delle alluvioni che avevano colpito il paese di Bagnolo di Sotto, nel Comune di Montemurlo, dove il torrente Bagnolo esondò con violenza nell’abitato. Le alluvioni sono quelle del 2 e 3 novembre 2023. A Montemurlo morì Alfio Ciolini, 85 anni, per l’esondazione del torrente Bagnolo annegò in mezzo metro d’acqua in casa. A Prato, la vittima fu Antonio Tumolo, 84 anni.