Il Gruppo dei Disperati, formatosi circa cinquant’anni fa al Club Marconi di Bossley Park, era un’associazione informale di giovani che cercavano un punto di incontro e socializzazione. Fondato in un’epoca di cambiamenti e tensioni, il gruppo inizialmente si era fatto chiamare The Young Liberals ma poi non avendo ambizioni politiche decise di cambiare il nome in Gruppo dei Disperati. L’obiettivo principale di questo gruppo di amici era quello di trovare dei luoghi e uno spazio per incontrarsi, condividere esperienze e costruire legami significativi. La convivialità e l’amicizia erano al centro delle attività dei Disperati e molti degli affiliati hanno trovato nel gruppo non solo amici, ma anche partner con cui costruire una vita e una famiglia insieme.
Attualmente il Gruppo dei Disperati è formato da un comitato di otto amici, gli stessi che inizialmente nel 1974 fondarono il gruppo. Il comitato, che non ha voluto eleggere un presidente, è coordinato da Domenico Labbozzetta e comprende inoltre Tony Polistina, Nick Speciale, Carmen Crestani, Delfina Pipitone, Salvatore Penna, Maria Monteleone e Tony Pellicano. Durante tutti questi anni i Disperati hanno continuato di tanto in tanto a organizzare pranzi, cene e soprattutto delle belle gite. E per festeggiare l’importante anniversario della fondazione, il comitato ha organizzato domenica scorsa un pranzo, presso la Cucina Galileo del Club Marconi, al quale hanno partecipato un centinaio di persone.
La festa si è conclusa con un breve discorso del coordinatore dei Disperati Domenico Labbozzetta, seguito al microfono dal presidente del Club Marconi Morris Licata e dalla presidentessa del Ladies Auxiliary Giovanna Pellegrino. Non c’è stata come di consueto la tradizionale lotteria con premi in palio e non si è sentita la mancanza della musica, assenza che ha invece positivamente consentito ai commensali di trascorrere un pranzo rilassati, ritrovandosi con vecchi amici con i quali scambiare quattro chiacchiere. Il tempo purtroppo è implacabile, scorre via come sabbia tra le dita, ma per il Gruppo dei Disperati sembra che si sia fermato al periodo meraviglioso e spensierato della loro gioventù.