MADRID – Quasi un anno e mezzo dopo il bacio ‘rubato’ a Jennifer Hermoso, la capitana della Nazionale femminile spagnola, dopo la conquista del Mondiale di Sydney il 20 agosto 2023, l’ex presidente della Federcalcio spagnola (Rfef), Luis Rubiales, si è seduto sul banco degli imputati nel processo davanti la sezione penale del Tribunale dell’Audiencia Nacional.
Nel caso, che ha provocato scalpore a livello globale e una rivoluzione nel calcio femminile iberico, Rubiales è accusato di aggressione sessuale e intimidazioni a Hermoso. La Procura ha chiesto nei suoi confronti una condanna a due anni e mezzo di carcere. Le telecamere di tutto il mondo ripresero in diretta i presunti reati: sulla tribuna dello stadio di Sydney, a due metri dalla regina di Spagna Letizia e dell’Infanta Sofia, Luis Rubiales, durante la cerimonia di premiazione, dopo essersi toccato i genitali per celebrare la vittoria de La Rioja femminile, afferrò con le mani la testa di Hermoso per baciarla bruscamente sulla bocca.
Inibito dalla Fifa per tre anni, l’ex presidente della Federcalcio che aveva negato per settimane le accuse, si dimise l’11 settembre dall’incarico, dopo che la Hermoso dichiarò di essere stata “vittima di un attacco, di un atto sessista, inappropriato e senza consenso né accettazione” da parte sua. Sostenuta dalla gran parte delle calciatrici de La Rioja, che annunciarono l’intenzione di disertare le convocazioni nella Nazionale se non ci fosse stata una svolta all’interno della Federazione.
“Rubiales mi ha stretto la testa fra le mani e non ho potuto reagire in nessun modo. Ho sentito che il bacio era fuori contesto, che mi stava baciando il mio capo e questo non dovrebbe accadere in nessuna relazione di lavoro”, ha detto Jennifer Hermoso alla Corte. E ha negato che l’ex presidente del calcio iberico le abbia chiesto il permesso di baciarla e di avergli dato a sua volta il consenso. “In quel momento non ho capito, non ho ascoltato nulla né ho avuto la possibilità di reagire”.
“Si è sentita violentata?”, le ha domandato la pubblica accusa, Marta Durantez. “Sì”, ha replicato la capitana de La Roja. “Mi sono sentita poco rispettata; umiliata come donna. Sentivo che in quel momento era stato macchiato uno dei giorni più felici della mia vita”, ha aggiunto. Pullover nero a collo alto sui jeans in tono e i capelli raccolti a coda, Jenni è rimasta per due ore e mezza a fornire i dettagli del calvario dei giorni successivi e i fatti per i quali Rubiales rischia una condanna al carcere, richiesta dalla Procura.
Il potente ex presidente della Federcalcio fra il 2018 e il 2023, sospeso dalla Fifa e forzato dal Tribunale amministrativo dello Sport alle dimissioni, ha sempre sostenuto che fosse “un bacio fra amici” consensuale, e di essere vittima di una “caccia alle streghe”. Con lui, sul banco degli imputati, anche l’ex allenatore della Nazionale femminile Jorge Vilda e due dirigenti, Albert Luque e Ruben Rivera, che avrebbero fatto pressione per convincere la calciatrice ad avallare un comunicato della Federcalcio a favore di Rubiales per insabbiare lo scandalo.