ROMA - A Matera la grande sorpresa del ballottaggio porta il nome di Antonio Nicoletti, candidato del centrodestra unito che esce rafforzato nella guida della Regione Basilicata, con a capo il governatore Vito Bardi (Forza Italia): con il 52% dei consensi, rispetto al 37% del primo turno, l’ex direttore generale dell’Apt lucana è diventato il nuovo sindaco della città dei Sassi. La grande delusione è per il centrosinistra di Roberto Cifarelli (consigliere regionale del Pd, ma senza il simbolo dei dem), in vantaggio al primo turno (con il 43,5%), e al secondo al 48%, condannato dalla incapacità di compattare il campo largo.
Chiusa una notte di festa per l’elezione a nuovo sindaco materano, adesso Nicoletti è al lavoro per cercare la maggioranza in un Consiglio comunale caratterizzato dall’anatra zoppa. Infatti, grazie al risultato del primo turno, le nove liste che hanno sostenuto Cifarelli hanno ottenuto 18 consiglieri su 32. Sono 12 invece i seggi (compreso quello di Nicoletti) attribuiti alla coalizione di centrodestra, uno al Movimento Cinque Stelle (per il sindaco uscente e sconfitto al primo turno, Domenico Bennardi) e uno per Progetto Comune (per il candidato sindaco Vincenzo Santochirico).
“Questa non è una città qualunque: ha tante necessità, dal centro storico alle periferie, ma ha anche tante ambizioni e tante opportunità. L’anatra zoppa? Il mio sarà un dialogo con tutti, a cominciare dai cittadini, per passare a chi è stato eletto in Consiglio comunale”, ha detto il nuovo primo cittadino di Matera parlando anche sulla possibilità di allargare la sua coalizione che, in questo momento, in Consiglio comunale può contare, come detto, solo su 12 dei 32 consiglieri eletti.
In particolare, le interlocuzioni dovrebbero riguardare i tre consiglieri eletti con “Matera in Azione” (Adriana Violetto, Angelo Lapolla e Roberto Suriano) e almeno altri due di “Matera Democratica” (Donato Braia e Nunzia Antezza) che hanno sostenuto il candidato sindaco di centrosinistra. Questi cinque consiglieri fanno riferimento ad Azione e Orgoglio Lucano-Italia Viva, che in Regione Basilicata sostengono invece la maggioranza di centrodestra guidata dal governatore Bardi. Su questo, però, Nicoletti ha detto di voler attendere la proclamazione ufficiale degli eletti.
Affrontando altri temi della sua prima esperienza da sindaco, ha sottolineato che la “prima cosa da fare è quella di far funzionare la macchina amministrativa”. “È mia intenzione andare a conoscere a uno a uno quelli che la compongono”, ha concluso Nicoletti.
Piero Bitetti è invece il nuovo sindaco di Taranto. Dopo una campagna elettorale lunga, tesa e segnata da forti contrapposizioni politiche, il candidato del centrosinistra conquista la fascia tricolore battendo al ballottaggio Francesco Tacente, l’avvocato civico sostenuto dal centrodestra unito. La Città dei due mari sceglie la continuità, e lo fa confermando per la nona volta, dal 1993 a oggi, un’amministrazione di centrosinistra o di area affine.
Bitetti, esponente di ‘Con’, ex assessore ed ex presidente del Consiglio comunale, ha ottenuto oltre il 54% delle preferenze (37,39% al primo turno) ed è riuscito a costruire attorno alla sua candidatura un’area di consenso ampia, sostenuta da otto liste tra cui Pd, Azione, Avs, Demos, Unire Taranto e civiche.
L’elezione di Bitetti apre una nuova fase politica per il capoluogo ionico, che si trova ad affrontare sfide rilevanti sul piano economico, ambientale e sociale. Dopo anni di transizione e di amministrazioni incerte, la vittoria di Bitetti rappresenta una svolta nel quadro locale, con la prospettiva di un governo stabile e dotato di un chiaro mandato popolare.