MELBOURNE - Ogni anno, uno studente del Victoria che si distingue per i risultati ottenuti in italiano al VCE e prosegue gli studi di italianistica come parte del proprio percorso di laurea, riceve la borsa di studio Colin McCormick Memorial, intitolata a Colin Angus McCormick, professore fondatore del Dipartimento di lingue e letterature italiane all’Università di Melbourne.
Quest’anno il privilegio dell’importante riconoscimento è spettato a Caroline Emery, una diciannovenne molto fiera delle sue origini italiane. Si presenta come “una ragazza italo-australiana con un’infanzia che potrebbe essere definita come un’esperienza italo-australiana tradizionale: sempre circondata da cibo, musica e racconti italiani. Amavo ascoltare i dialetti ed essere esposta alle usanze e alla cultura”.
Cresciuta circondata dall’amore dei suoi genitori, parenti e nonni materni, Carolina e Pasquale Lucarelli, ha respirato il sapore delle tradizioni italiane, che l’hanno conquistata già da bambina.
“Per me imparare l’italiano è sempre stata la massima priorità, era come ossigeno. Ho cominciato a studiare la lingua quando avevo 5 anni, poi ho continuato alle superiori, al Sacred Heart Girls’ College di Oakleigh, dove ho trovato insegnanti, Lorenza Arestia in particolare, che mi hanno sempre sostenuto e aiutato”, continua.
La scuola ha creduto nelle sue abilità, proponendo il suo nome per la Colin McCormick Memorial Scholarship, che Caroline ha ottenuto grazie al merito e all’intervista sostenuta con il comitato di selezione della borsa di studio, durante il quale parlando in inglese e italiano, ha presentato i suoi progetti di carriera futuri.
“Alla Commissione ho detto che ho sempre saputo che qualsiasi cosa avessi fatto, avrei usato l’italiano e che voglio promuovere l’Italia, affinché le future generazioni continuino a studiare la lingua e ad essere interessate alla cultura italiana”.
Ha grandi ambizioni Caroline che, attraverso la sua storia familiare si è appassionata al tema dell’immigrazione:
“È un tema che mi sta molto a cuore e dopo la laurea voglio impegnarmi per difendere i diritti dei migranti, come mia nonna, che è arrivata in Australia quando aveva la mia età, 19 anni. Ha affrontato con grande coraggio il viaggio e le difficoltà di trasferirsi in un Paese di cui non conosceva neanche la lingua e dove le è capitato di essere discriminata. Credo che i migranti meritino più riconoscimento e apprezzamento per tutte le difficoltà che hanno superato e per tutto quello che hanno saputo costruire”.
Con la borsa di studio la studentessa riceverà dei fondi per continuare a studiare italiano, ma è stato anche un riconoscimento importante dal punto di vista personale, come sottolinea:
“Per me è stata un’iniezione di fiducia in me stessa e ha aggiunto motivazione al mio impegno nel contribuire alla comunità italo-australiana di cui faccio parte e di cui voglio diventare una voce forte”.
Il prossimo anno con l’università che frequenta - la Monash - Caroline Emery avrà la possibilità di vivere un’esperienza nel campus universitario di Prato, un assaggio di quello che vorrebbe fare dopo la laurea, quando le piacerebbe trasferirsi e lavorare per un periodo in Italia.
Nel frattempo, continua a studiare la lingua, guardando film in italiano con la nonna, ascoltando la radio e i suoi cantanti preferiti: i Måneskin e Fedez.
“È una gioia per me coltivare la mia identità, sono molto orgogliosa di essere italiana e voglio restituire alla comunità”, conclude.