CANBERRA - Il rapporto Health of the Nation compilato dal Royal Australian College of GPs (RACGP) ha rilevato che un medico su quattro sta applicando in maggior misura il bulk billing (la fatturazione in blocco) dopo che il governo Albanese ha aumentato i finanziamenti.
Il rapporto rivela, però, che nel 2024 i costi vivi affrontati dai pazienti sono saliti in media a 36,86 dollari per una consulenza di 20 minuti, rispetto ai 34,91 dollari del 2023, a causa dell’inflazione che non ha lasciato immune il settore sanitario.
Le conclusioni hanno spinto l’organismo che rappresenta i medici di base a sollecitare il Partito laburista a ricostruire Medicare dopo “decenni di sottofinanziamenti”.
Dell’incentivo per la fatturazione in blocco, versato in aggiunta al sussidio standard di Medicare, ne hanno tratto beneficio i pensionati, i minori e i titolari di tessere agevolate.
La presidente del RACGP Nicole Higgins ha affermato che l’aumento dei finanziamenti viene in aiuto solo ad una frazione della popolazione e ha chiesto che l’assistenza sanitaria sia resa accessibile a tutti gli australiani.
Sarebbe necessario un aumento del 20% su tutti gli sconti per le consultazioni di 20 e più minuti, nonché ulteriori aumenti per le comunità rurali e remote, ha affermato Higgins.
“Si tratta di un investimento nella salute della nostra nazione e farà una grande differenza sul costo della vita per gli australiani”.
“Ogni anno, più di 22 milioni di australiani scelgono di rivolgersi a un medico di famiglia per le loro cure sanitarie essenziali”.
“Non esiste alcun sostituto per le cure di qualità che ricevi da un medico di famiglia che conosce te e la tua storia medica, queste cure devono essere alla portata di tutti”.
Secondo i dati del Dipartimento di Sanità, il finanziamento supplementare di Medicare ha significato che da novembre sono state effettuate più di quattro milioni di visite aggiuntive fatturate in blocco presso gli ambulatori dei medici di famiglia.