PARIGI (FRANCIA) - Prima giornata a secco di medaglie per l’Italia del nuoto che raccoglie un quarto e un ottavo posto nelle finali odierne alla Defense Arena di Nanterre.
Restano un tabù i 1500 stile libero per Simona Quadarella alle Olimpiadi. Dopo il quinto posto di Tokyo la nuotatrice romana chiude quarta (15’44”05) ai Giochi di Parigi nella gara dominata dall’americana Katie Ledecky che si va a prendere l’ottavo oro della sua incredibile carriera a cinque cerchi facendo registrare pure il nuovo record olimpico in 15’30”02.
L’azzurra in vasca perde subito contatto con la statunitense e poi vede andar via anche la francese Anastasiia Kirpichnikova, argento in 15’40”35.
A quel punto Quadarella, campionessa mondiale in carica, dà vita a un testa a testa serrato con Isabel Gose, ma nell’ultima frazione a spuntarla è la tedesca a cui va la medaglia di bronzo (15’41”16).
“Ho lottato fino alla fine e ho fatto un tempo buono, ma ero stanchissima e avevo le gambe che mi scoppiavano” dice l’azzurra che parla di “delusione enorme”.
“C’è stata una battaglia per il terzo posto, mi dispiace perchè loro due - dice riferendosi alle medaglie d’argento e di bronzo - sono andate fortissimo, ma sono delle atlete che nelle ultime gare avevo sempre battuto”.
“Mi sentivo abbastanza bene, per questo mi dispiace molto, forse c’erano troppo aspettative, troppa tensione, l’ho vissuta come la gara più importante della mia vita, perché magari riuscirò a fare un’altra Olimpiade, ma non so come ci arriverò ed era come se fosse l’ultima cartuccia da sparare - aggiunge - Sono andata forte, ma non era questo che volevo. Era la mia gara, quella dove sarei dovuta andare meglio, adesso ci sono gli 800, ma non me li sento come i 1500”.
Nulla da fare anche per Alberto Razzetti (1’54”85) che termina ottavo nella bellissima finale dei 200 farfalla.
Esplode di gioia la Defense per l’impresa del beniamino di casa, Leon Marchand, oro con record olimpico in 1’51”21. Con un’ultima vasca da urlo il francese rimonta e sorpassa, praticamente sul traguardo, il primatista mondiale Kristof Milak (1’51”75) che deve accontentarsi dell’argento. La medaglia di bronzo va al canadese Ilya Kharun (1’52”80).
La serata negativa dell’Italia prosegue anche nelle semifinali. Per soli 7 centesimi di secondo Thomas Ceccon (1’56”59) manca la qualificazione all’ultimo atto dei 200 dorso. L’azzurro chiude quarto in semifinale, ma è nono dopo l’incrocio dei tempi, preceduto dallo spagnolo Hugo Gonzalez (1’56”52). Delusione per il primatista mondiale dei 100 dorso che due giorni prima, nella sua gara preferita, si era messo al collo la medaglia d’oro.
Non riesce a strappare il pass per le finali anche Francesca Fangio, settima in semifinale e quattordicesima nella classifica generale dei 200 rana femminili.
Nelle altre gare valevoli per le medaglie la svedese Sarah Sjoestroem (52”16) a 31 anni è ancora d’oro nei 100 stile libero donne, mentre Marchand fa due su due e nel tripudio generale conquista il titolo pure nei 200 rana (2’05”85).
Nell’ultima finale della serata una prestazione irreale del cinese Zhanle Pan gli vale la medaglia più preziosa. Era la gara regina attesa da tutti, l’atleta asiatico la conquista facendo cadere anche il primo record del mondo di questa edizione delle Olimpiadi: Pan tocca in 46”40 migliorando di 4 decimi netti (46”80) il primato all time che comunque gli apparteneva. Possono solo accontentarsi gli inseguitori: argento per l’australiano Kyle Chalmers (47”48), bronzo per il rumeno David Popovici (47”49).