DARWIN - Lo scontro si è acceso durante una sessione infuocata del Question Time, dove la leader liberale ha rivendicato la misura come una scelta “di buon senso” per garantire la sicurezza delle detenute.
La polemica è esplosa dopo che Finocchiaro, all’inizio della settimana, aveva dichiarato che le donne transgender non saranno più ammesse nelle sezioni femminili delle carceri del Northern Territory, una decisione che, secondo lei, sarebbe entrata in vigore già lo scorso ottobre, due mesi dopo la vittoria elettorale del Country Liberal Party (CLP).
La capogruppo laburista Selena Uibo ha contestato la dichiarazione, accusando Finocchiaro di aver “ingannato i cittadini del Territorio e di star usando la questione per ottenere visibilità politica. “Condanno i suoi commenti divisivi contro la comunità trans del Territorio - ha detto Uibo - Perché ha fuorviato il pubblico e calpestato ancora una volta le minoranze per ottenere un titolo di giornale invece di guidare per tutti i Territorians?”.
Finocchiaro ha reagito con fermezza: “Sotto il Partito laburista, bastava identificarsi come donna per essere collocati nella sezione femminile. Questo comporta rischi evidenti, come dimostrano i casi drammatici registrati in altri Stati”.
Il riferimento è a episodi recenti accaduti nel Victoria e nel South Australia, dove donne detenute sono state aggredite da prigionieri transgender con precedenti di violenza. “I fatti hanno dimostrato che donne sono state orribilmente vittimizzate in carceri di altri Stati - ha detto Finocchiaro -. Abbiamo il dovere di proteggere la loro sicurezza e la loro dignità. In questo, la nostra posizione è chiara”.
Finocchiaro ha spiegato che nessuna donna transgender è attualmente detenuta in carceri femminili del Territorio, ma tre persone che si identificano come transgender si trovano in istituti di detenzione maschili. “Non mi interessa come le persone scelgano di vivere - ha aggiunto -, ma il governo deve intervenire quando i diritti di alcuni vengono compromessi, soprattutto in contesti sotto controllo governativo come le prigioni”.
Alla fine del botta e risposta, Finocchiaro ha liquidato la contestazione della leader dell’opposizione con tono sprezzante: “Ho già risposto. Lei ha torto e io ho ragione, ed è così che stanno le cose”.
La questione continua a dividere la politica australiana, tra chi parla di difesa dei diritti delle donne e chi denuncia un attacco ai diritti delle persone trans. Ma per Finocchiaro, la linea è tracciata: “Il Northern Territory ha il dovere di garantire che simili tragedie non si ripetano qui”.