Storie di donne incredibili, mosse dalla passione, la forza e l’intelligenza, influenti, iconiche, seppur poco raccontate. 

Connecting the dots non è solo il titolo della serata musicale che, lo scorso venerdì, ha visto protagonisti la cantante Ilaria Crociani con il polistrumentista Mirko Guerrini e il chitarrista Geoff Hughes, presso il Co.As.It.,  ma è anche il titolo del suo ultimo album di nove composizioni, nelle quali la cantante prova a raccontare, con la classe e la profondità degli arrangiamenti jazz, le emozioni delle vere protagoniste ritratte nei suoi testi.

“Le canzoni scritte per questo album e interpretate stasera - ha spiegato Ilaria Crociani poco prima di iniziare il concerto -, sono ispirate da donne che sono prevalentemente australiane, ma non necessariamente. Ad esempio un brano è dedicato alla modella Vera von Lehndorff, conosciuta ai più come Veruschka, nata nel ‘39 e ancora in vita, figlia di un generale che si ribellò al Terzo Reich, e che venne catturato e giustiziato dal regime nazista. Nella sua espressione artistica, diventa quindi pioniera del body painting. La musica ha anche una parte visiva stasera, grazie al supporto di immagini che racconteranno anche visivamente queste storie”, racconta Crociani, mentre i due musicisti che la accompagnano nelle sue esibizioni si riscaldano con qualche improvvisazione jazz.

“Un altro esempio - continua -, è quello di Gina Sinozich, profuga istriana, che si rifugiò in Australia. Lei iniziò a dipingere solo all’età di settant’anni, quando il marito si ammalò di demenza: Sinozich trovò la via di esprimere le sue sensazioni attraverso le tele e i colpi di pennello, in uno stile unico, poiché non si sentiva in grado di espriemere in parole”, spiega ancora, mentre mostra una delle opere della pittrice.

Un concerto che ha visto tanti appassionati apprezzare gli arrangiamenti ben scritti con dei bellissimi testi, a coronamento dell’album prodotto presso gli studi della ABC Jazz.