ROMA - L’aumento dei pedaggi autostradali, previsto da un emendamento al decreto Infrastrutture, è stato ritirato dopo una giornata di tensioni politiche.  

La proposta, avanzata dai relatori del provvedimento – dunque sostenuta dalla maggioranza – prevedeva un rincaro di un euro ogni mille chilometri, a partire dal primo agosto. 

Le opposizioni non hanno perso tempo, sostenendo che “il governo fa cassa sulle ferie”, ma anche il centrodestra ha fibrillato, con FdI che ha provato a smarcarsi, facendo sapere di aver acconsentito solo controvoglia a una proposta partita dalla Lega, titolare delle Infrastrutture con il ministro Matteo Salvini. 

La questione si è chiusa dopo qualche ora, con una retromarcia, e il vicepremier che ha chiesto ai suoi di ritirare l’emendamento.  

Il rincaro pare quindi sfumato, e quell’euro in più ogni mille chilometri che avrebbe portato nelle casse di Anas 90 milioni all’anno, necessari “a coprire in modo definitivo il fabbisogno di risorse che negli ultimi anni è strutturalmente cresciuto”, per il momento non ci sarà.  

L’aumento dei costi sarebbe dovuto, fra le altre cose, anche all’aumento delle bollette per l’illuminazione delle strade. 

La norma avrebbe avuto una gestazione per niente semplice, specie per i dubbi fatti presenti da FdI alla Lega, ma per non rompere l’equilibrio della coalizione, anche i meloniani avevano comunque dato il loro via libera, sebbene con qualche riserva. 

Con il passare delle ore il clima si è però fatto sempre più acceso. Tensioni, prese di distanza, attacchi delle opposizioni, polemiche delle associazioni degli utenti e anche i meloniani hanno fatto filtrare il loro disappunto.  

Il ripensamento è stato comunicato con una nota breve, ma chiara, in due passaggi. Il primo arrivava subito al punto (“il vicepremier e ministro Matteo Salvini chiede di ritirare l’emendamento”), mentre il secondo mette in chiaro un passaggio politico, ricordando che quella richiesta sui pedaggi è stata presentata dai relatori di tutte le forze di maggioranza.  

“Una volta sgamato Salvini fa l’eroe. Vorrebbe pure gli applausi? Deve aver preso gli italiani per scemi”, ha commentato il segretario di Più Europa, Riccardo Magi, a riguardo.