CANBERRA - Mercoledì, i Verdi hanno annunciato un impegno in chiave elettorale del costo di 100 milioni di dollari all’anno per finanziare gli ospedali pubblici nella fornitura di servizi di interruzione di gravidanza.

Peter Dutton ha avvertito i membri della sua coalizione che una battaglia politica sull’aborto potrebbe far perdere loro voti alle elezioni del prossimo anno. Ha sottolineato che, pur sostenendo la scelta delle donne, non obbligherà i senatori del partito a ritirare una proposta di legge che mira a modificare la normativa sull’aborto

“I nostri senatori hanno il diritto di proporre i propri disegni di legge,” ha affermato Dutton.

I Verdi, intanto, chiedono al governo di garantire servizi gratuiti in tutto il paese, in particolare per le donne nelle aree regionali e rurali, dove l’accesso ai servizi è spesso limitato.

La portavoce dei Verdi per le Donne, Larissa Waters, ha dichiarato: “Abbiamo visto i conservatori riaprire la guerra culturale sull’aborto in Queensland, South Australia e negli Stati Uniti; è fondamentale che il governo assicuri accesso universale ai servizi sanitari riproduttivi.”

Secondo Caroline Mulcahy, presidente della Family Planning Alliance Australia, l’aborto è un diritto sanitario e dovrebbe essere disponibile in ogni ospedale pubblico: “nessuno dovrebbe essere costretto a rinunciare a una scelta sanitaria per motivi economici.”

L’accesso limitato all’aborto negli ospedali pubblici rimane un punto controverso: a novembre, un ospedale pubblico di Orange, NSW, ha smesso di offrire aborti alle pazienti senza complicazioni precoci di gravidanza, evidenziando ulteriormente la necessità di migliorare la disponibilità di questo servizio.