Una serata di svago in discoteca si è trasformata in un incubo per “Mario” (nome di fantasia), studente italiano di 22 anni residente a Brisbane. “Mario” ha partecipato a una festa in uno dei locali notturni più frequentati della città, quando è stato coinvolto in un episodio che ha messo a rischio la sua vita.
Secondo quanto riportato, “Mario” ha accettato una caramella offerta da alcuni conoscenti, i quali gli avevano assicurato che contenesse THC, una sostanza psicoattiva presente nella cannabis, legale in alcuni Stati europei. “Mario”, che aveva già avuto esperienze simili durante un soggiorno in Olanda, ha assunto la caramella senza sospetti. Tuttavia, pochi minuti dopo, ha accusato un malore grave con perdita di coscienza e convulsioni.
Allarmati, gli amici hanno immediatamente contattato i paramedici, che sono intervenuti prontamente sul posto. “Mario” è stato trasportato d’urgenza in ospedale, dove ha ricevuto cure intensive. Le sue condizioni sono ora stabili, ma l’incidente ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle sostanze presenti nelle caramelle vendute e distribuite illegalmente nei locali notturni. Le forze dell’ordine intervenute sul posto hanno avviato un’indagine e hanno spiegato che al momento risulta in circolazione una partita di caramelle contenente alte dosi di MDMA, una droga sintetica con effetti psicoattivi molto potenti. Questa sostanza, spesso venduta in forma di pasticche o dolciumi, può causare gravi reazioni fisiche, soprattutto se assunta inconsapevolmente o in quantità elevate.
L’episodio riaccende il dibattito sull’importanza dei servizi di “drug testing”, disponibili in alcune località della capitale dello Stato del Queensland e in altre città australiane. Questi servizi, spesso presenti durante grandi eventi come festival musicali o organizzati da enti locali, permettono ai consumatori di testare gratuitamente e in modo anonimo le sostanze prima di assumerle. Il servizio analizza la composizione chimica delle droghe, rilevando eventuali contaminazioni o sostanze pericolose, e offre consulenza sui rischi associati.
Nonostante i benefici dimostrati in termini di prevenzione di decessi e malori, il “drug testing” rimane un argomento controverso in Australia, con diverse giurisdizioni che continuano a opporsi alla sua introduzione su larga scala. Tuttavia, a Brisbane, iniziative come il Pill Testing Queensland Program hannogià salvato vite, sensibilizzando i giovani sui pericoli del consumo di droghe adulterate.
“L’accesso al ‘drug testing’ potrebbe ridurre incidenti come quello accaduto a ‘Mario’ - ha dichiarato un portavoce di un’associazione locale per la riduzione del danno -. Questi servizi non promuovono l’uso di droghe, ma offrono un mezzo realistico per mitigare i rischi, proteggendo la salute delle persone”.
Le autorità invitano i giovani a essere estremamente cauti e a evitare di accettare cibi o bevande da persone che non conoscono, specialmente in contesti come le feste e i locali notturni. Inoltre, incoraggiano chiunque sospetti di essere entrato in contatto con sostanze pericolose a rivolgersi immediatamente a uno dei servizi di supporto disponibili.
L’incidente di “Mario” rappresenta un monito per tutti i frequentatori della movida, evidenziando quanto sia importante fare scelte consapevoli e sfruttare strumenti come il “drug testing” per salvaguardare la propria salute.