BUENOS AIRES - Lo scorso fine settimana, nel quartiere di Parque Chacabuco a Buenos Aires, si è svolta la tradizionale messa e processione in onore di San Michele Arcangelo, patrono di Albidona, piccolo borgo della Calabria.
Ogni 8 maggio, Albidona festeggia il suo santo protettore, ma la comunità di origine albidonese residente a Buenos Aires ha l’abitudine di posticipare la celebrazione alla prima domenica utile a partire da quella data, per favorire la partecipazione.
Quest’anno, poiché l’8 maggio non cadeva di domenica, l’evento si è svolto l’11, nella chiesa di San Lorenzo Martire in parque Chacabuco.
La cerimonia ha visto la partecipazione di numerosi fedeli, raccolti intorno alle immagini di San Michele Arcangelo e della Madonna di Luján. Dopo la messa, le statue sono state portate in processione, tra canti liturigi, musica e danze tradizionali, tra cui la tarantella eseguita dalla banda all’esterno della chiesa.
“Partiamo tutti insieme in processione con bandiere e stendardi”, racconta María Laura Golia, una vita nella collettività italiana. È infatti referente della comunità albidonese, membro del balletto Radici e socia del Circolo Italiano.
“Dopo la sosta all’edicola votiva, ci dirigiamo fino alla sede del Circolo Albidonese, dove salutiamo il santo con i fazzoletti”, spiega. L’edicola votiva a San Michele, recentemente inaugurata, è un omaggio del municipio alla comunità albidonese che ha contribuito in modo significativo allo sviluppo del quartiere.
Durante la processione, la figlia e la prozia di María Laura hanno portato i tradizionali mienz tumn, cesti in cui un tempo si offriva grano per ringraziare il santo per il raccolto dell’anno. Oggi, quei cesti vengono riempiti con generi alimentari, destinati alla parrocchia per le mense solidali locali.
La giornata si è conclusa con un pranzo conviviale al Circolo Albidonese, dove sono stati serviti piatti tipici, in un clima di festa, memoria e senso di appartenenza.