PARIGI - François Bayrou va avanti e supera l’ostacolo che due mesi fa fu fatale al suo predecessore Michel Barnier: la mozione di sfiducia proposta da La France Insoumise (LFI) ha raccolto soltanto 128 voti, circa 150 in meno di quelli che sarebbero serviti per far cadere il governo. 

La finanziaria è salva, ma Bayrou sa che non può abbassare la guardia, perché altri tentativi di farlo cadere sono dietro l’angolo. Per il momento, il Rassemblement National (RN) di Marine Le Pen e i socialisti, che hanno spaccato il Nuovo Fronte Popolare con il loro “no”, continueranno nella loro politica di interesse generale evitando la caduta del governo. 

A “tradire” le indicazioni dei vertici del PS (Partito Socialista) sono stati soltanto 6 deputati, quelli che - secondo il braccio destro di Jean-Luc Mélenchon, Mathilde Panot - hanno salvato il Fronte Popolare della gauche. Mentre la presidente dell’Assemblée, Yael Braun-Pivet, annunciava la bocciatura della mozione, però, il partito di Mélenchon diffondeva un comunicato per imputare al PS la rottura temporanea del Nuovo Fronte popolare. Con la nota, il partito ha cercato immediatamente di isolare i socialisti dal resto della gauche, convocando una riunione agli altri componenti del Fronte - comunisti ed ecologisti - per “fare il punto sulla base di un’unione leale e sempre nell’opposizione al macronismo”. 

Se la strada per la Finanziaria è ormai aperta, prossimamente si aprirà l’orizzonte anche per l’altro caposaldo dell’economia, il bilancio della Sécurité Sociale, la base per il funzionamento della previdenza sociale: in serata, una prima “tranche” del bilancio della Sécu sarà convalidata di fatto con la bocciatura della seconda mozione de LFI contro il governo, che aveva messo la fiducia lunedì scorso sulla legge.  

Domani, Bayrou metterà la fiducia anche sulla seconda parte del bilancio della Sécurité Sociale, quindi ci sarà una nuova mozione di sfiducia, con risultati verosimilmente identici a quelli di oggi.  

Infine, la prossima settimana, arriverà la mozione socialista, che non avrà ormai nulla a che vedere con finanziaria o bilancio. Si tratta di una mozione cosiddetta “spontanea”, che il PS ha annunciato per bocciare in generale la politica del governo. E in particolare, le parole usate dal Bayrou la settimana scorsa per descrivere il disagio di alcuni dipartimenti francesi di fronte al “sentimento di invasione migratoria” al quale sono esposti.  

Una frase che, secondo il PS, fa parte della retorica dell’estrema destra e che il partito ha già definito “inaccettabile” e sintomo di “trumpizzazione” della politica francese. La mozione di sfiducia che ne deriverà, però, sarà soltanto dimostrativa, in quanto la destra e l’estrema destra hanno già fatto sapere che non la voteranno.