In un’atmosfera di calore e orgoglio comunitario si è tenuto, presso il Club Italia, il Graduation Lunch in onore di Natalie Herranz, vincitrice della prestigiosa Club Italia Mounties University Scholarship del 2019. Una giornata di riflessione sull’importanza dell’istruzione e del sostegno ai giovani d’origine italiana.
L’iniziativa, organizzata dal Club Italia Mounties, ha riunito numerosi rappresentanti istituzionali e membri della comunità.
Alla cerimonia erano presenti John Dean, direttore del Mounties Group, con la partner Lorraine, Jenny McNevin, direttrice del Mounties Group, con il partner Graeme, Denis Byrne, direttore del Mounties Group, con la partner Cathy Steptoe, Ben Sonego, presidente del Club Italia, con la partner Flavia, oltre ai membri del comitato direttivo del Club Italia Antonio e Maria Santomingo, Lidia Gentilini con Mario Casetta, Guerino e Luciana Speranza, Josephine e Renato Pagnucco, Azelia Donati (Cultural Officer) ed Elizabeth Sonego (Entertainment Officer).
In più, in qualità di ospiti d’onore della famiglia Herranz, il padre Jose, la madre Silvana, la nonna Maria Caltabiano e il partner Kim Vo
Nel suo discorso introduttivo, il presidente Sonego ha sottolineato la visione che guida il progetto della borsa di studio: “Educare i nostri giovani è la politica più importante che una nazione o un’organizzazione possa adottare, perché significa formare i leader di domani, coloro che porteranno avanti le nostre lingue, culture e benessere”.
La Club Italia Mounties University Scholarship, del valore di $10.000, è stata assegnata dal 2019 sulla base del merito accademico (con un ATAR superiore a 90), dell’impegno nel volontariato e dell’impatto economico del contributo.
Natalie, diplomata con un ATAR di 94.20 presso la Bossley Park High School, è stata selezionata insieme a Julia Sophia Musico fra candidati provenienti da ben 23 scuole dei distretti di Fairfield e Liverpool.
“Natalie è stata volontaria dell’anno, ha rappresentato l’Australia al Model UN in Nuova Zelanda, ha partecipato a concorsi di poesia legati alla sua eredità culturale, ha giocato a hockey con i Mounties: un profilo completo, brillante e profondamente umano”, ha sottolineato Sonego.
Dopo aver iniziato un doppio corso in Social Work e Arts, Herranz ha deciso di modificare il suo percorso di studi intraprendendo una laurea in Social Work (Honours) e Criminology & Criminal Justice presso la New South Wales University.
Nel corso degli anni ha lavorato come Suicide Prevention Peer Worker per il NSW Health ed ha fatto parte dell’Asia Pacific Model United Nations Conference.
Durante il suo intervento, la premiata ha condiviso la sua emozione: “Quando ho iniziato non sapevo cosa volessi fare. Ma strada facendo ho capito che aiutare gli altri era ciò che mi faceva sentire viva. Ogni esperienza, ogni sfida, ha rafforzato questa vocazione”.
Herranz ha poi continuato il suo discorso raccontando della sua esperienza presso il rifugio per donne Bonnie Support Services e del lavoro quotidiano al Fairfield Community Mental Health, dove oggi è impiegata a tempo pieno: “Ogni giorno incontro persone con storie diverse, spesso difficili, ma sempre piene di forza. Il mio compito è camminare al loro fianco”.
Particolarmente toccante il momento in cui Natalie ha ricordato la nonna, migrata in Australia con cinque figli, con una forza silenziosa che ha lasciato un’eredità profonda: “Non ha mai smesso di prendersi cura degli altri. Anche quando era esausta, c’era sempre amore. È da lei che ho imparato i valori in cui credo profondamente”.
Durante il pranzo, Natalie ha ricevuto l’ultima tranche della borsa di studio, $1.000, portando così il totale a $10.000. Ma il comitato, colpito dal suo impegno, ha deciso di conferirle anche un premio supplementare di $1.000, in riconoscimento del suo ruolo di ambasciatrice per il Club Italia Mounties, arrivando così alla cifra di di $11.000.
A seguire, il Ladies Auxiliary di Club Italia le ha consegnato un omaggio floreale, guidato dalla vicepresidente Pagnucco.
Al termine, Sonego, presidente del Club Italia, ha sintetizzato così lo spirito della giornata: “Abbiamo seguito il percorso di Natalie per cinque anni. È stata una studentessa brillante, un’ambasciatrice eccezionale e una dedita professionista. Siamo orgogliosi di averla sostenuta e certi che continuerà a fare la differenza”.
Sono proprio queste le testimonianze di quanto l’educazione sostenuta dalla comunità possa generare un impatto tangibile per la comunità stessa, trasformando una giovane promessa in una risorsa per tutta la società.