LUCCA - Secondo giorno di riposo per il Giro d’Italia 2025 dopo la Gubbio-Siena, tappa che ha praticamente riscritto le sorti della classifica generale. Primoz Roglic e Juan Ayuso sono rimasti coinvolti in una caduta, Isaac del Toro - nuova maglia rosa - potrebbe diventare la mina vagante dell’edizione 108 della corsa rosa.
In casa UAE Emirates nessuno vuole parlare di rivalità, soprattutto per il bene della squadra: “Sarebbe un sogno vincere il Giro, quindi ovviamente voglio vincerlo, ma se alla fine lo dovesse vince un mio compagno di squadra, in un certo senso vorrebbe dire che l’obiettivo è stato raggiunto e questo è lo scopo principale”, ha confermato lo stesso Ayuso, ora a 1’13” dal giovane messicano.
“Voglio solo dire che se dovessi perdere questo Giro, mi arrabbierei solo se la vittoria andasse ad un’altra squadra”, ha poi aggiunto lo spagnolo, coi gradi di capitano vista l’assenza di Tadej Pogacar.
Da valutare le condizioni dopo la caduta di ieri: “Penso che per la squadra sia andata davvero bene ieri - ha spiegato durante la conferenza stampa odierna -. Avrei preferito non cadere di nuovo perché sono caduto sopra il ginocchio che avevo già battuto e ho dovuto mettere tre punti di sutura, quindi fa decisamente molto male. Per fortuna oggi abbiamo il giorno di riposo e la mia caduta è capitata forse nel momento migliore, perché ho la possibilità di recuperare”.
Archiviata dunque la prima settimana, con tante sorprese e diverse conferme, tra cui Mathias Vacek e tutta la Lidl-Trek, già protagonista con Mads Pedersen: il danese ha portato a casa tre vittorie e, nonostante la caduta di Napoli, ha dimostrato di avere la giusta condizione per tentare di vincere altre volate.
Fari puntati su Giulio Ciccone, terzo in Piazza del Campo e pronto a strappare il primo successo italiano al Giro. Per quanto riguarda gli uomini di classifica, Primoz Roglic dovrà recuperare i 2’25” di distacco incassati sulle strade bianche: il favorito della vigilia, infatti, non è riuscito a replicare quanto mostrato nella cronometro di Tirana.
La prova contro il tempo di domani, la Lucca-Pisa di 28.6 km - rappresenta dunque una ghiotta occasione per poter ricucire in parte lo strappo. Ieri il leader Red Bull - BORA - Hansgrohe ha ammesso la difficoltà nelle prime nove tappe:
“Vedremo alla fine cosa significherà questa sconfitta (riferendosi a ieri, ndr). È stata una giornata molto difficile e nonostante le difficoltà evidenti non ci siamo dati per vinti e abbiamo continuato a fare la nostra corsa”.
Segnali positivi per quanto rigaurda Antonio Tiberi, terzo in classifica generale a 1’30” da Del Toro, che domani ripartirà con la maglia rosa sulle spalle.
Pedersen indosserà quella ciclamino, Ayuso invece quella di miglior giovane, nonostante il primato sia del compagno di squadra.
Il miglior scalatore, invece, resta Lorenzo Fortunato.
Dopo l’ultima cronometro - il favorito resta Joshua Tarling, specialista della Ineos convocato al posto di Filippo Ganna -, il gruppo ripartirà con le tappe in linea: mercoledì spazio alla Viareggio - Castelnovo nè Monti (186 km), con il San Pellegrino in Alpe da affrontare a metà tracciato, poi la Modena-Viadana (172 km), occasione per i velocisti. Domenica altra tappa complicata, la Fiume Veneto-Asiago, che chiuderà la seconda settimana del Giro.