WASHINGTON - Funzionari del Dipartimento hanno affermato che i due dipendenti hanno utilizzato società di comodo e personaggi fittizi per versare 10 milioni di dollari (14,88 milioni di dollari australiani) a una società anonima del Tennessee per produrre video online diretti a influenzare la politica statunitense.
Anche il Dipartimento del Tesoro e quello di Stato hanno annunciato azioni penali contro RT, e tra le persone coinvolte c’è anche la caporedattrice, Margarita Simonovna Simonyan.
Funzionari statunitensi hanno affermato che l’obiettivo della Russia è quello di esasperare le divisioni politiche interne negli Stati Uniti e indebolire il sostegno pubblico a favore degli aiuti americani all’Ucraina nella sua guerra con la Russia.
Il presidente russo Vladimir Putin, secondo quanto dichiarato dalla Casa Bianca, sarebbe stato a conoscenza delle scelte editoriali del network pubblico dirette a influenzare le elezioni presidenziali americane del 2024.
“Crediamo che Putin fosse a conoscenza di queste azioni”, ha detto il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby.
Il procuratore generale degli Stati Uniti Merrick Garland ha affermato che gli Stati Uniti saranno “implacabilmente aggressivi” nel contrastare i tentativi di attori stranieri di interferire nelle elezioni del 2024.
L’FBI ha chiesto, in via separata, al tribunale il permesso di sequestrare 32 domini Internet che, ad avviso dell’agenzia federale, farebbero parte delle operazioni di interferenza della Russia.
RT ha commentato il procedimento con un certo sarcasmo: “Tre cose sono certe nella vita: la morte, le tasse e l’ingerenza di RT nelle elezioni americane”.
Il canale mediatico era stato bloccato negli Stati Uniti dopo che la Russia aveva invaso l’Ucraina.
Un politico russo ha definito le accuse riportate “pura spazzatura”, aggiungendo che per Mosca non ha la minima importanza che sia il repubblicano Donald Trump o la democratica Kamala Harris a vincere le elezioni del 5 novembre.
“L’unico vincitore delle elezioni americane è il complesso industriale militare privato degli Stati Uniti”, ha affermato in merito la deputata della Duma Maria Butina.
Il procedimento penale è stato avviato nei confronti di due dipendenti di RT, Konstantin Kalashnikov ed Elena Afanasyeva, accusati di cospirazione finalizzata a violare le leggi statunitensi sul riciclaggio di denaro e quelle sugli agenti stranieri. Entrambi gli accusati hanno sede in Russia e rimangono latitanti.