KIEV - L’esercito russo continua a premere sul fronte orientale, mentre l’Ucraina accusa Mosca di crimini di guerra e intensifica gli attacchi in profondità. 

Il Ministero della Difesa russo ha riferito che l’esercito sta stringendo l’accerchiamento delle Forze Armate ucraine nei pressi di Kupyansk, nella regione di Kharkiv. “Nella zona del villaggio di Kupyansk, nella regione di Kharkiv, le unità della 6ª Armata continuano a stringere l’accerchiamento del gruppo nemico,” si legge in una nota del ministero. 

Mosca ha anche dichiarato di aver sventato un tentativo della 1ª Brigata della Guardia nazionale ucraina di contrattaccare vicino a Petrovka per sfondare fino al fiume Oskol e garantire l’uscita alle unità ucraine circondate. 

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha visitato oggi il posto di comando del Primo Corpo d’armata “Azov” della Guardia Nazionale, che “sta portando avanti la difesa nella direzione della Dobropillia” nel Donetsk. Zelensky ha ringraziato i militari e li ha insigniti di onorificenze statali, ribadendo l’importanza strategica dell’area: “Questo è il nostro Paese, questo è il nostro Est e faremo di tutto perché resti ucraino,” ha dichiarato il presidente, discutendo con i comandanti delle “esigenze più urgenti,” in particolare armi e l’aumento della produzione di droni. 

La procura di Kharkiv, intanto, ha aperto un’indagine preliminare per crimini di guerra dopo la diffusione di un video scioccante. Il filmato, registrato vicino al villaggio di Kruhliakivka (distretto di Kupyansk), mostra un drone FPV russo uccidere due civili disarmati e il loro cane. Secondo la Procura Regionale, le vittime camminavano lungo la strada con una bandiera bianca, un chiaro segno del loro status di non combattenti, ma sono state comunque uccise sul colpo da un attacco mirato.  

“Questo crimine cinico è l’ennesimo esempio del sistematico disprezzo dell’esercito russo per il diritto internazionale umanitario e il diritto dei civili alla vita,” ha affermato l’ufficio del procuratore. Il caso è indagato ai sensi dell’articolo 438 del Codice penale ucraino (violazione delle leggi e delle consuetudini di guerra che comporta la morte). 

L’Ucraina ha continuato a colpire obiettivi strategici in profondità nel territorio russo. Due attacchi con droni hanno provocato un’esplosione e tre incendi contro un impianto petrochimico a Sterlitamak, nella Repubblica del Bashkortostan, a oltre 1500 chilometri dal confine. Un impianto di depurazione dell’acqua nel complesso è stato parzialmente distrutto. 

Un altro incendio è scoppiato in un complesso industriale con una raffineria del gruppo Lukoil nella città di Kstovo, nella regione di Nizhny Novgorod sul Volga. Il Ministero della Difesa russo ha genericamente riferito dell’abbattimento di 85 droni ucraini la notte scorsa. 

Il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato oggi la quinta tranche del finanziamento dell’Ukraine Facility per un importo di 1,8 miliardi di euro. Il finanziamento è destinato a rafforzare la stabilità macrofinanziaria di Kiev e sostenere il funzionamento della pubblica amministrazione, attestando il “completamento con successo” da parte dell’Ucraina dei passaggi procedurali richiesti. 

Secondo un briefing dell’intelligence riferito dal deputato sudcoreano Lee Seong-kweun, la Corea del Nord avrebbe inviato circa 5.000 soldati in Russia da settembre per partecipare alla “ricostruzione di infrastrutture”. Si stima che circa 10.000 soldati nordcoreani siano attualmente dispiegati nei pressi del confine tra Russia e Ucraina. I servizi sudcoreani hanno indicato che circa 600 militari nordcoreani sarebbero stati uccisi e migliaia feriti nei combattimenti. 

Il presidente russo Vladimir Putin ha incaricato il governo di approvare entro il primo dicembre una road map per lo sviluppo a lungo termine di metalli rari e terre rare. La mossa, affidata al primo ministro Mikhail Mishustin, mira a ridurre la dipendenza da fornitori esteri e a rafforzare la capacità industriale russa in settori ritenuti cruciali per la sovranità tecnologica del Paese.