I Laburisti hanno stretto un accordo con i Verdi, eliminando l’obbligo di prescrizione medica e assicurandosi così i loro voti indispensabili per il passaggio al Senato della riforma.
I vape saranno venduti solo attraverso le farmacie, e ai minori di 18 anni sarà vietato acquistarli a meno che non venga presentata una prescrizione medica.
Il leader dei Verdi Adam Bandt afferma che il suo partito ha voluto indebolire le limitazioni poste all’acquisto nella convinzione che “il proibizionismo non funziona”.
“La storia è piena di esempi di politici che dicono agli adulti di non usare certi farmaci solo per scoprire che questo in realtà non risolve il problema”, ha detto oggi Bandt ospite di ABC Radio.
“Pensiamo che raggiunga davvero il giusto equilibrio e sarà un buon inizio.”
I Verdi volevano che fosse affrontato il “vero problema per la salute pubblica” tra i minori, in quanto sono proprio i minori il bersaglio della promozione dei vape aromatizzati, ha detto Bandt.
“Volevamo assicurarci che fosse gestito come un problema di salute e tenuto fuori dal sistema della giustizia penale, e quindi le modifiche che siamo riusciti ad ottenere stanno a significare che ora gli acquirenti adulti di vape, ma anche i minori non saranno criminalizzati per questo.”
L’associazione dei farmacisti ha criticato le modifiche apportate dal Partito laburista al testo originale del provvedimento.
La Pharmacy Guild of Australia ha fatto sapere di volere che le prescrizioni mediche rimangano obbligatorie per poter acquistare i vape, sostenendo che i farmacisti sono professionisti sanitari vincolati da una etica che impone loro di dispensare solo farmaci, e altri prodotti, dai benefici terapeutici certificati.
I vape saranno venduti in confezioni neutre e la prescrizione del medico rimarrà l’unico modo con il quale i minori di 18 anni potranno acquistarli legalmente.
Per quanto riguarda gli adulti, la prescrizione medica a partre dal 1mo ottobre non sarà più necessaria per l’acquisto, basterà una breve consultazione con il farmacista tenuto a fornire informazioni sugli eventuali danni alla salute procurati dal prodotto e offrire metodi alternativi per smettere di fumare.
Gli acquirenti dovranno dimostrare la propria identità, ma le farmacie non registreranno i loro dati, e verranno imposte limitazioni sulla quantità di nicotina contenuta in ogni vaporizzatore.