Questo è quello che è successo al Circolo Sardo a Rosanna che, lo scorso primo dicembre, ha festeggiato il suo 37esimo anniversario, riscuotendo un notevole successo.
Ma quali sono le cause di questo inaspettato risvolto?
“Una settimana dopo il mio rientro dalla Sardegna, nel 2023, sono stato approcciato dal club – racconta il vicepresidente del circolo, Mauro Sanna, 37enne sardo e proprietario del caffè e ristorante Pausa Pranzo, a Preston –. C’era già una mia volontà a contattare il circolo e, lo scorso gennaio, mi hanno proposto di diventare vicepresidente. Ho accettato, specificando che avremmo dovuto cercare in tutti i modi di rimettere in sesto il sodalizio”.
Da quel momento, l’instancabile Sanna è riuscito a far iscrivere cento nuovi soci al club, tra cui tanti giovani sardi o italiani da altre Regioni. Una cosa innovativa, visto che la maggior parte di questi circoli sta lentamente scomparendo, sia per un numero crescente di associati che non riesce più a partecipare agli eventi o a prendersi cura del club stesso, a causa dell’età avanzata, sia perché le nuove generazioni non stanno dimostrando interesse a mantenere vivi questo tipo di sodalizi e le loro tradizioni.
“Questi club sono un po’ anacronistici, nel 2024 si parla di volontariato in un mondo dove si ragiona con i soldi; quindi, ora più che mai è il momento di coinvolgere i giovani immigrati italiani che arrivano in Australia e sono a caccia di nuove opportunità”, continua Sanna.
L’evento, che si è svolto presso il Centro Assisi di Rosanna, è stato arricchito da un menù di sette portate, tutte prettamente sarde, tra cui gli immancabili malloreddus e il maialetto arrosto.
Le delizie gastronomiche sono state accompagnate dalla birra regionale, Ichnusa, e vini a base vermentino e Cannonau, tra cui spiccavano etichette del calibro di Argiolas e Sardus Pater, tutte gentilmente sponsorizzate dal direttore di Twelve Bottles Wine, il sardo Ignazio Deiana.
La punta di diamante del pranzo è stata la presenza dello chef sardo, Federico Congiu, executive chef di Di Stasio e proprietario di Parco Ramen, che ha cucinato a fianco dello chef Andrea Serreli, capo chef al Central Park Cellars di Glen Iris.
Il duo culinario è stato assistito da Francesco Giovoni, che sta lanciando il suo business di catering, e Marco Moresco da UNOX forni.
L’evento ha anche segnato un suo record personale. Infatti, per la prima volta, l’età tra due ospiti presenti si distanziava di oltre un secolo. È il caso del dolcissimo Leonardo Giovoni, figlio di Francesco Giovoni, di soli cinque mesi, e il signor Attilio Boi, di ben 102 anni.
“La chiave vincente io penso che debba essere quella di unire quello che è sempre stato con il nuovo”, commenta Sanna.
Nel suo discorso ufficiale, il presidente del circolo, Paolo Lostia, ci ha tenuto a ringraziare il direttore del Co.As.It., Marco Fedi, e la collega Maria Metelli, a capo del centro diurno per anziani nel Centro Assisi, per la preziosa collaborazione all’evento.
Presenti, inoltre, Veronica Misciattelli, segretaria generale della Camera di Commercio e Industria Italiana a Melbourne, Barbara Zoroddu di WitCare, Ciro Fiorini di Inas & WitCare, e il presidente dell’Abruzzo Club, Frank di Iorio.
Lostia si è ritenuto più che felice di aver dato carta bianca a Sanna e a questa nuova generazione di immigrati italiani. Una generazione che sembra intenzionata a tenere vive le radici della patria natìa e a condividere le proprie tradizioni.
Sanna, per questo, ha un grande obbiettivo: “Vorremmo fare un po’ da pilota anche per altri club”.