ADELAIDE – Il 24 ottobre è venuto a mancare Paolo Aromataris, una persona molto conosciuta e stimata all’interno della comunità italiana del South Australia; un uomo carismatico, gentile e di buon carattere, come è stato descritto da molti.
Aromataris era nato nel 1942 a Caulonia, un piccolo villaggio in cima a una collina che si affaccia sul Mar Ionio, in provincia di Reggio Calabria. In Italia divenne ragioniere e, per mantenersi durante gli studi, iniziò a lavorare come camionista. È stato anche autista di importanti personaggi della sua zona natale.
Appena conseguito il suo diploma, Aromataris si trasferì a Torino dove iniziò a lavorare come rappresentante di enciclopedie, e successivamente completò il servizio militare negli Alpini, dove venne notato e arruolato dal medico del campo come assistente.
Nel 1966, poi, un’altra grande svolta: decise di partire per il South Australia per raggiungere il padre Ilario, emigrato circa 15 anni prima. Come per la maggior parte degli emigranti italiani, il piano era quello di tornare in patria dopo un paio di anni.
Appena arrivato, Aromataris trovò lavoro presso il centro di consulenza per migranti e poi come apprendista contabile per DB McEwin su Finnis St a North Adelaide. E invece di tornare in Italia come previsto, dopo circa tre anni aprì il suo studio di contabilità, che poi negli anni riscosse un successo tale tanto da arrivare ad avere clienti fino alla zona della Riverland.
In quel periodo incontrò anche la futura moglie, Emilia.
Sin dal suo arrivo in Australia, Paolo ha sempre voluto rendersi utile alla comunità italiana del South Australia. Durante il discorso al suo funerale, il figlio Edoardo si è rivolto ai presenti: “Molte delle persone in questa chiesa oggi hanno cercato e beneficiato della disponibilità di mio padre a condividere sia il suo acume negli affari sia i suoi consigli personali”.
Paolo ha contribuito tanto nella comunità italiana locale: ogni venerdì sera e domenica mattina insegnava, da volontario, italiano al Garibaldi Club e alla Dante Alighieri Society, di cui è stato anche segretario. Inoltre, è stato un membro dell’Italian University Students Association, dell’Italian Lions Club di Campbelltown e Payneham, uno dei soci fondatori del Campania Club e tesoriere della Society of St Hilarion.
Tra i tanti ruoli ricoperti, uno in particolare, gli ha dato grandi soddisfazioni: diventare presidente della Camera di Commercio Italiana ad Adelaide tra il 1991 e il 1997, un periodo, quello, di successo senza precedenti per qualsiasi Camera di Commercio in Australia. Aromataris è stato anche rappresentante per la regione Asia-Pacifico dell’Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (Assocamerestero) per un periodo.
A metà degli anni ‘90, diventò presidente del Com.It.Es per due mandati e nel 1999 fu investito con l’alta onorificenza di Cavaliere Ufficiale della Repubblica Italiana.
Aromataris lascia la moglie Emilia e due figli. Era molto socievole, come ricorda il figlio Edoardo, “era un grande narratore e di molta compagnia”. “Amava rallegrare ogni cena a casa nostra con le sue battute e i suoi aneddoti e proverbi, tramite i quali dispensava saggi consigli”.
Tra gli altri suoi interessi, oltre ai veicoli a motore, c’erano la pesca, la caccia e il tiro al bersaglio. È stato, infatti, presidente dell’International Clay Target Club in Virginia e patrono del club per quasi 30 anni, trasmettendo le sue passioni a due dei suoi figli. Paolo amava anche il giardinaggio, una passione ereditata da suo padre e suo nonno.
“Nel paese di papà durante la guerra e subito dopo, se non coltivavi il tuo cibo, non mangiavi – racconta Edoardo –. Ho assistito a infinite battaglie tra i miei genitori: i fiori della mamma e le verdure del papà, e chi avrebbe rivendicato più terreno nel giardino. Inevitabilmente, come molte cose nella nostra famiglia, la mamma ha avuto la meglio”.
La vita di Paolo non è stata però tutta rose e fiori: nel 1998 muore Massimo, uno dei suoi figli, in un incidente motociclistico.
A seguito di quella grave perdita e, anche a causa di alcuni problemi di salute, Aromataris si ritirò dalle scene: “Trascorreva giornate traendo semplice piacere dal suo giardino, come suo padre prima di lui, orgoglioso di provvedere alla sua famiglia con ciò che aveva coltivato con le sue mani. In tanti conoscevano mio padre, alcuni amici erano cresciuti con lui a Caulonia, tanto che alla fine degli anni ’60, Piazza Mese a Caulonia si riformò intorno a Gouger Street in città – ricorda ancora il figlio –. Papà era un uomo basso di statura, ma grande nella vita; e state certi che, nonostante la tristezza intrinseca di questa occasione, siamo qui per celebrare il culmine di una bella vita. Nelle sue ultime settimane a casa, prima del ricovero definitivo, ha riconosciuto e dimostrato il suo amore assoluto e infinito per la sua compagna di vita, mia madre Emilia. Mio padre ha avuto molti alti e bassi nell’arco dei suoi 82 anni, che molti di noi qui hanno condiviso con lui. Ha vissuto coerente con le sue stesse parole, una vita piena con la sua famiglia e, soprattutto, circondato da molti di voi, amici intimi e cari”.