CANBERRA – L’ambasciatore israeliano in Australia ha sminuito l’esortazione a trovare una soluzione diplomatica nel conflitto tra Israele e Iran, dopo la sollecitazione della ministra degli Esteri Penny Wong a riaprire un dialogo.

“L’Australia ha sempre riconosciuto ad Israele il pieno diritto all’autodifesa – ha dichiarato Wong, ospite del programma televisivo Insiders, in onda su ABC, dopo l’attacco israeliano contro centrali nucleari e basi militari in Iran -, e siamo consapevoli che l’Iran rappresenta una minaccia ovviamente per Israele ma anche per la pace internazionale”.

La ministra deli Esteri ha confermato di aver parlato con il suo omologo iraniano, esortandolo a riaprire i canali del dialogo diplomatico.

“Un’intensificazione del conflitto avrà effetti e conseguenze per tutti i popoli della regione ed è per questo che molte nazioni, inclusa l’Australia invita alla distensione e al ritorno al tavolo negoziale, sia l’Iran che Israele”, ha detto Wong.

Il ministro della Difesa Richard Marles ha confermato che tutto il personale militare in servizio in a Teheran e Tel Aviv, è in salvo.

Wong ha detto che il Dipartimento degli Esteri ha attivato un servizio consolare d’emergenza 24 ore al giorno per gli australiani in Medio Oriente: “Con lo spazio areo sui due Paesi al momento chiuso, l’avviso è di trovare rifugio in caso di nuovi attacchi”.

La ministra ha fatto notare che la cancellazione dei colloqui sulla soluzione a due stati per Israele e i territori palestinesi, che avrebbero dovuto portare al riconoscimento della Palestina come stato sovrano, ha fatto precipitare la situazione: “Siamo tornati indietro e c’è ancora molto da fare”, ha detto.

L’ambasciatore israeliano a Canberra Amir Maimon, in un messaggio postato domenica su X, ha screditato l’iniziativa diplomatica, senza menzionare la ministra australiana.

“L’Iran non ha mai nascosto i propri intenti, li ha, anzi, dichiarati chiaramente, e sta costruendo gli armamenti per raggiungerli. Con il piano nucleare, l’Iran ha reso perfettamente asimmetrico questo conflitto, tra una democrazia determinata a difendersi e un regime che la vuole distruggere”, ha scritto.

Mercoledì scorso l’Australia ha imposto sanzioni su due ministri del governo israeliano, per la loro posizione sugli insediamenti illegali in Cisgiordania, e per incitamento alla violenza contro palestinesi, assieme al Canada e il Regno Unito.

L’annuncio ha provocato un nuovo strappo nei rapporti con Washington, con il Segretario di Stato Marco Rubio che ha espresso parole di condanna sulla misura.

Il percorso diplomatico auspicato dal governo Albanese è stato ridicolizzato dall’opposizione.

Il presidente della Commissione Difesa e affari esteri del Senato Dave Sharma, ex ambasciatore australiano in Israele, ha detto a Sky News che il “dialogo finora è fallito e la guerra continuerà”.

La senatrice liberale uscente Holly Hughes ha definito “assolutamente ridicola” l’esortazione australiana al dialogo tra Israele e Iran, due nazioni con non hanno relazioni diplomatiche dal 1979.