BEAVER CREEK (STATI UNITI) - Vincent Kriechmayr domina il super-G di Beaver Creek. In una giornata fortemente influenzata dal vento e dalla scarsa visibilità in partenza, l’austriaco approfitta delle buone condizioni nella prima mezz’ora di gara per fermare il cronometro sul tempo di 1’06”77, rifilando 0”56 al norvegese Fredrik Moeller.
“Credo di aver sciato bene, la gara era dura e nei primi 14 pettorali le condizioni sono state abbastanza lineari. Dopo la caduta di Von Allmen e l’interruzione le condizioni sono state molto difficili. Sono contento della mia prestazione, ma speravo potesse disputarsi un altro tipo di gara.
Devo continuare a lavorare con il mio team per realizzare i miei obiettivi”, le parole di Kriechmayr, che si prende un super-G omologato dopo i primi 31 pettorali, a causa delle condizioni meteo avverse di Beaver Creek. Completa il podio l’altro austriaco Raphael Haaser, terzo a 1”03 davanti a Dominik Paris.
L’azzurro paga un ripido difficoltoso, 13esimo intertempo, e termina quarto a 1”15 dalla vetta e a 0”12 dalla terza piazza di Haaser. “Oggi era una guerra nella prima parte, però arrivare in fondo con un quarto posto è ottimo, di solito faccio più fatica nelle parti tecniche. Avrei potuto limare quei pochi centesimi che mi separano dal podio. Il bilancio delle prime gare è positivo, ho dimostrato di essere veloce e adesso bisogna proseguire”, spiega Paris.
Parte alta decisiva, in negativo, anche per Marco Odermatt. Il leader della classifica generale incamera 1”06 di ritardo da Kriechmayr solo nel primo settore e termina quinto a 1”23 dal 34enne di Linz. Tanti pettorali bassi in top ten. Sesto l’austriaco Stefan Eichberger (+1”28), settimo il canadese James Crawford (+1”30) e ottavo lo svizzero Stefan Rogentin (+1”37).
Completano i primi dieci l’altro austriaco Stefan Babinsky (+1”44) e l’azzurro Giovanni Franzoni (+1”50), decimo con il pettorale numero 2. “A me piacciono le gare difficili, ma ho preso troppo distacco nella parte alta. Oggi ho provato a scendere per cercare il podio, non volevo guardare tutti dal basso. Non è andata, ed è un peccato, ma so di avere le potenzialità per fare meglio”, le parole di Franzoni.
Approfittano dell’interruzione anticipata gli altri italiani Guglielmo Bosca (+2”57), Mattia Casse (+2”77) e Christof Innerhofer (+2”94), che chiudono rispettivamente 21°, 22° e 23°. “In America io faccio sempre abbastanza fatica. Fisicamente sto bene, e non vedo l’ora di tornare in Europa. Sarà un’altra storia”, afferma Casse.
Sfortunati Marco Abbruzzese, Benjamin Jacques Alliod, Florian Schieder e Nicolò Molteni, che non riescono a mettere a segno un tempo a causa della chiusura della gara dopo 31 pettorali.
Domenica il gigante, ultima gara del terzetto americano di Beaver Creek. Si volerà poi in Europa per gigante (13 dicembre) e slalom (14 dicembre) in Val d’Isere.