Il Prodotto interno lordo ha osservato una caduta dello 0,3% nel primo trimestre dell’anno, facendo seguito al calo dello 0,5% registrato nel quarto trimestre del 2022.

Una recessione viene comunemente definita da due trimestri consecutivi di contrazione del Pil.

I dati sul Pil tedesco hanno mostrato “segnali sorprendentemente negativi”, ha dichiarato ieri il ministro delle Finanze Christian Lindner.

“Non voglio che la Germania giochi in un campionato in cui dobbiamo retrocedere nelle ultime posizioni”, ha detto Lindner, riferendosi alle indicazioni del Fondo monetario internazionale (Fmi), che ha previsto una recessione nel 2023 solo per la Germania e il Regno Unito tra i paesi europei.

Robert Habeck, ministro dell’Economia tedesco, ha affermato che la precedente forte dipendenza dalla Russia per l’approvvigionamento energetico ha portato alla recessione, per poi riconoscere che le previsioni di crescita sono particolarmente preoccupanti.

“Sotto il peso di un’inflazione immane, il consumatore tedesco è caduto in ginocchio, trascinando con sé l’intera economia”, è il parere di Andreas Scheuerle, analista di DekaBank.

“Un inverno mite, un rimbalzo dell’attività industriale, aiutato dalla riapertura post-pandemica cinese, e un calo degli attriti nella catena di approvvigionamento non sono stati sufficienti per far uscire l’economia dall’area di pericolo di recessione”, ha dichiarato Carsten Brzeski, diettore dell’agenzia di servizi finanziari ING Global.

“Il massiccio aumento dei prezzi dell’energia ha presentato il suo conto nel semestre invernale”, ha detto il capo economista di Commerzbank Joerg Kraemer.

Una recessione non poteva essere evitata, e ora la domanda che politici ed economisti si stanno ponendo è se ci sarà una ripresa nella seconda metà dell’anno.

“Guardando oltre il primo trimestre, l’ottimismo di inizio anno sembra aver lasciato il posto a un maggiore senso della realtà”, ha affermato Brzeski.

La Bundesbank tedesca prevede che in questo secondo trimestre l’economia tornerà a crescere, seppur in termini modesti, in quanto un rimbalzo dell’industria sarà in grado di compensare il ristagno dei consumi delle famiglie e il crollo del settore edilizio.

La previsione si basa sullo studio mensile sull’economia completato dalla banca e pubblicato mercoledì.