Con tutta l’emozione che accompagna i momenti importanti, sabato 28 giugno presso la sede del Co.As.It. di Melbourne si sono riuniti ragazzi, insegnanti e famiglie per la consegna dei premi d’eccellenza della Società Dante Alighieri di Melbourne agli studenti universitari per i risultati conseguiti nel corso del 2024.
Una cerimonia che ha riconosciuto dedizione, impegno e i risultati di un gruppo di studenti che hanno incorporato l’italiano non soltanto nel loro piano di studi, ma anche nelle loro vite.
Dopo i saluti istituzionali di Dominic Barbaro, presidente della Società Dante Alighieri di Melbourne, ha preso la parola la console generale d’Italia per il Victoria e la Tasmania Chiara Mauri, che ha ricordato come le borse di studio assegnate a questi ragazzi rappresentino “molto più di un riconoscimento accademico, sono il simbolo di un ponte tra culture, storia e persone e il più ampio patrimonio della lingua e cultura italiana”. La Console Mauri ha poi voluto ricordare come in Victoria l’italiano abbia un ruolo speciale, essendo anche una delle lingue più parlate nello Stato, grazie al continuo contributo delle generazioni di italo australiani che hanno profondamente contribuito allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. Un’eredità che continua a vivere non solo nella società, ma anche nelle scuole, trasmettendo il principio che, come ha sottolineato la Console, “una lingua non è un solo un mezzo di comunicazione, ma un recipiente che contiene cultura, storia, identità. Imparando l’italiano gli studenti non stanno solo acquisendo conoscenze linguistiche, ma vengono introdotti nel ricco mondo della letteratura, dell’arte, della filosofia e dei valori italiani”. Chiara Mauri si è congratulata con gli studenti presenti “per l’impegno, la curiosità e l’eccellenza”, per le quali hanno meritato il riconoscimento delle istituzioni italiane.
Paolo Baracchi, vice presidente della Società Dante Alighieri di Melbourne è poi salito sul palco per la consegna dei premi ai vincitori, cominciando dalla prima borsa di studio, intitolata al Dr Soccorso Santoro e consegnata a tre studenti dell’università di Melbourne: Emma Shadwell, Daniel Seymour e Matthew Bokan. La famiglia Santoro, che generosamente supporta da molti anni questa iniziativa, è stata coinvolta nelle attività della Società Dante Alighieri dal 1931, quando Soccorso Santoro ha assunto il ruolo di presidente fino al 1959, tre decenni durante i quali ha contribuito alla comunità italiana non solo attraverso la promozione della lingua e della cultura, ma anche attraverso la pratica medica. A proseguire il cammino di Soccorso Santoro, con la borsa di studio a lui intitolata, Carlo e Romeo Santoro, che hanno riconfermato la loro volontà nel diffondere e supportare gli studenti di italiano dell’Università di Melbourne.
È stata poi la volta di Joseph Zappalà, Caroline Emery ed Elena D’Abaco della Monash University, che hanno ritirato il premio intitolato al professor Colin McCormick e alla moglie Josephine McCormick. Il professor McCormick, vice presidente della Dante Alighieri per un lungo periodo di tempo, viene anche ricordato per essere stato il fondatore del dipartimento di italianistica alla Monash University nel 1959. Tre studenti dell’Australian Catholic University – Alessia Sicoli, Julia van Rijin e Liam Mirabella – hanno ritirato la borsa di studio dell’Italian Club Cavour, fondato nel 1917 per incoraggiare i giovani a studiare la lingua italiana. E infine il premio conferito dalla Società Dante Alighieri a Claire Routley, Vincenzo Barillaro e Amelie Milazzi, studenti di italiano de La Trobe University che si sono distinti per risultati e impegno profuso.
Il microfono è quindi passato a due insegnanti che hanno condiviso il racconto del periodo trascorso in Italia nel 2023, grazie a una borsa di studio ricevuta dalla Dante Alighieri, che ha permesso loro di vivere nel Bel Paese frequentando un corso di lingua e immergendosi nella cultura e nello stile di vita. Un bagaglio di ricordi, aneddoti e crescita personale da trasmettere poi agli studenti. Ellie Murphie, insegnante all’Hoppers Crossing Secondary College ha raccontato delle meravigliose settimane fiorentine, condividendo una riflessione sul fatto che, come dimostrato da numerosi degli studenti universitari premiati, “le prossime generazioni di persone che studiano e parlano l’italiano non hanno necessariamente origini italiane”. Dopo di lei, è intervenuto anche Nicholas Musto, insegnante del Kolbe Catholic College, che ha scelto come meta nella città di Torino, dove ha affinato la lingua e vissuto un’avventura che l’ha plasmato confermando il suo amore incondizionato per l’Italiano e l’Italia.
A conclusione, Dominic Barbaro ha ricordato come anche il supporto e il lavoro degli insegnanti sia fondamentale per rendere possibile il lavoro della Società Dante Alighieri nel contesto della condivisione di esperienza, conoscenza e capacità e passione.