La 70ª edizione del premio David di Donatello ha incoronato “Vermiglio” di Maura Delpero (nella foto) che vince sette statuette tra cui miglior film e miglior regia (la prima volta di una donna al David). Per “Vermiglio” anche i David di Donatello per miglior sceneggiatura originale, suono, autore della fotografia e per il miglior produttore.
Condotta dal cantante libanese, Mika, insieme all’attrice Elena Sofia Ricci, la cerimonia è stata ospitata nel leggendario Teatro 5 di Cinecittà caro a Federico Fellini: per una notte, il “tempio” della grande cinematografia nazionale e internazionale è diventata la casa dei David.
Il David alla Carriera è stato assegnato a Pupi Avati, mentre i David Speciali sono andati a Ornella Muti e a Timothée Chalamet, uno degli interpreti più imprevedibili e talentuosi del panorama contemporaneo. Tra i riconoscimenti già annunciati, “Anora” di Sean Baker ha ricevuto il David come Miglior Film Internazionale mentre “Diamanti” di Ferzan Ozpetek è stato premiato con il David dello Spettatore. Inoltre, per la sua 70ª edizione, l’Accademia del Cinema Italiano in collaborazione con Cinecittà ha assegnato il Premio Speciale Cinecittà David 70 a Giuseppe Tornatore.
Ecco i riconoscimenti assegnati durante la cerimonia. Il David di Donatello per la miglior regia per la prima volta è andato a una donna, Maura Delpero, per il film “Vermiglio” che ha ricevuto la statuetta come miglior film. Il premio per il miglior attore protagonista è andato a Elio Germano per “Berlinguer-La grande ambizione” di Andrea Segre. Il premio per la miglior attrice protagonista è andato a Tecla Insolia per “L’arte della gioia”. Francesco Di Leva ha vinto il premio come miglior attore non protagonista per “Familia”. Valeria Bruni Tedeschi ha vinto per la miglior attrice non protagonista per “L’arte della gioia”. Il David per la miglior scenografia è andato a Tonino Zera, Maria Grazia Schirripa e Carlotta Desmann per “Le deluge-Gli ultimi di Maria Antonietta”. Il David per il miglior montaggio è andato a Jacopo Quadri per “Berlinguer-La grande ambizione”. Il premio per la miglior sceneggiatura non originale è andato a “L’arte della gioia”, la serie Tv di Valeria Golino, anche sceneggiatrice con Francesca Marciano, Valia Santella, Luca Infascelli e Stefano Sardo. Il premio per il miglior autore della fotografia è andato a Mikhail Krichman per “Vermiglio”. Il David per i migliori costumi è andato a “Le deluge-Gli ultimi giorni di Maria Antonietta”.
Il riconoscimento per il miglior cortometraggio è andato a Matteo Tortone per “Domenica sera”. Il riconoscimento per il miglior regista esordiente è andato a Margherita Vicario per “Gloria!”. Il David Giovani è andato a “Napoli-New York” di Gabriele Salvatores. La miglior canzone originale è “Aria!” per il film “Gloria!” così come per il miglior compositore, vinto da Margherita Vicario e Davide Pavanello. Il premio per il miglior trucco e quello per la miglior acconciatura sono andati a “Gli ultimi giorni di Maria Antonietta”, rispettivamente ad Alessandra Vita e Valeria Visintin e poi a Aldo Signoretti e Domingo Santoro. Il premio per il miglior suono è andato a Dana Farzanehpour, Hervè Guyader ed Emmanuel De Boissieu per il film “Vermiglio”. Il David di Donatello per i migliori effetti visivi-VFX è andato a Victor Perez per “Napoli-New York”. Il premio per il miglior casting è andato a Stefania Rodà e Maurilio Mangano per “Vermiglio”. È la prima volta che viene assegnato a questa categoria.
La storia dei David di Donatello inizia nel 1950, quando a Roma viene fondato l’Open Gate Club. Dato il rilievo sempre maggiore assunto dal cinema in quegli anni, tra il 1953 e il 1955 nasce il Comitato per l’Arte e la Cultura e il Circolo Internazionale del Cinema, che dà origine ai Premi David di Donatello destinati alla migliore produzione cinematografica italiana e straniera. Il 5 luglio del 1956 ha luogo la prima cerimonia di premiazione dei David di Donatello: le pellicole ”Pane amore e…” e “Le grandi manovre” sono premiate per la produzione italiana, Vittorio De Sica e Gina Lollobrigida sono i Migliori attori protagonisti rispettivamente per le loro interpretazioni in “Pane, amore e...” e “La donna più bella del mondo”, Walt Disney è il Miglior produttore straniero per “Lilli e il vagabondo”. Nel corso degli anni si alternano le sedi delle premiazioni: Roma, Taormina, Firenze, poi dal 1981 ancora Roma. Sofia Loren è la primatista nella categoria Miglior attrice protagonista, con sette statuette; seguono Monica Vitti e Margherita Buy cinque volte insignite del riconoscimento.
Quattro Premi David sono andati a Mariangela Melato e alla Bruni Tedeschi, tre alla Lollobrigida e Silvana Mangano, due ad Anna Magnani, Claudia Cardinale, Paola Cortellesi, Giuliana De Sio, Elena Sofia Ricci, Lina Sastri, Florinda Bolkan e Asia Argento. Vittorio Gassman e Alberto Sordi sono gli attori che, per il maggior numero di volte, sette per la precisione, hanno ricevuto il Premio David di Donatello nella categoria Miglior attore protagonista; lo stesso riconoscimento è stato assegnato cinque volte a Marcello Mastroianni, quattro a Toni Servillo, Nino Manfredi, Giancarlo Giannini e Germano, tre a Ugo Tognazzi. Due a Gian Maria Volonté, Roberto Benigni, Carlo Verdone, Sergio Castellitto, Stefano Accorsi, Valerio Mastandrea, Adriano Celentano, Francesco Nuti.