BUENOS AIRES –  Una selezione di 89 fotografie in bianco e nero è il cuore della mostra Letizia Battaglia. Cronaca, vita, amore, che si inaugura al Centro Cultural Recoleta di Buenos Aires il 29 agosto.

L’evento, organizzato con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Buenos Aires e dall’Ambasciata d’Italia, è stato realizzato con la collaborazione dell’Archivio Letizia Battaglia da cui provengono le foto.

La mostra, curata da Marco Meneguzzo, è un emozionante tour tra alcune delle opere più importanti e rappresentative della celebre fotoreporter italiana, la più importante del secolo scorso.

Attraverso il suo sguardo intimo e sensibile, Battaglia mostra la sua città natale, Palermo (in Sicilia), rivelandone sia la bellezza sia le contraddizioni – dalla lotta alla mafia alle feste e tradizioni popolari – intrecciando storia e vita quotidiana.

Letizia Battaglia, nata il 5 marzo 1935, è considerata una pioniera del fotogiornalismo italiano.

Iniziò la sua carriera nel 1969 come giornalista al quotidiano L’Ora di Palermo, con un gruppo di giovani coraggiosi che credevano nel giornalismo d’inchiesta. Qui si addentrò nel mondo della fotografia.

Dagli anni Settanta agli anni Novanta, ha documentato con coraggio la violenza della mafia in Sicilia, catturando alcuni dei momenti più oscuri e sanguinosi della recente storia italiana.

Le sue fotografie mostrano non solo la brutalità dei crimini mafiosi, in particolare lo stragismo degli anni ‘90, ma anche la vita quotidiana delle persone più vulnerabili, donne e bambini che vivono nella miseria. Questa duplicità, che unisce la cronaca della violenza a una profonda sensibilità verso gli innocenti, ha lasciato un segno profondo nella storia della fotografia.

 Un ritratto di Letizia Battaglia. 

Nel 1985, Battaglia è stata la prima donna europea a ricevere il prestigioso premio W. Eugene Smith Grant per la fotografia sociale. Nel corso della sua carriera, ha anche vito anche il Mother Jones Photography Lifetime Achievement Award e il Cornell Capa Infinity Award e altri riconoscimenti.

È morta il 13 aprile 2022.

Secondo il curatore Marco Meneguzzo, “le sue foto, scattate quasi sempre in contesti sociali di grande vulnerabilità, riflettono la speranza e la vita che cercano di fiorire nonostante le avversità. Nel titolo della mostra, la cronaca si arrende alla vita grazie al sentimento d’amore che c’è dietro la macchina fotografica”.

Meneguzzo, storico e critico darte contemporanea, è professore all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e si specializza nell’arte italiana del dopoguerra e nelle questioni legate alla globalizzazione e ai cambiamenti di gusti nel terzo millennio. Ha curato oltre trecento mostre e partecipa attivamente alla conservazione di numerosi archivi di artisti – compreso, appunto, quello di Letizia Battaglia – e a diverse riviste d’arte, tra cui Artforum.

La mostra sarà aperta nella sala 13 del Centro Culturale Recoleta, in Junín 1930. L’inaugurazione avverrà il 29 agosto alle 18. Sarà visitabile, con ingresso libero e gratuito, da martedì a venerdì dalle 13,30 alle 22 e sabato, domenica e festivi dalle 11,15 alle 22.

Traduzione di Larissa Ronzoni.