MONTEVIDEO - La 46ª Feria del Libro di Montevideo, appuntamento ormai imperdibile per gli amanti della letteratura, ha accolto questa domenica la presentazione del libro di ricette “Las recetas tradicionales y preferidas de Linda Kohen” (Le ricette tradizionali e preferite di Linda Kohen), un’opera che celebra le radici culinarie e familiari della pittrice italo-uruguaiana in occasione del suo centesimo compleanno.
Linda Kohen, nata Olivetti Colombo, è stata nominata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica nel novembre 2023 e cittadina illustre di Montevideo nel 2024. Nata a Milano nel 1924, dovette lasciare l’Italia nel 1939 a causa delle leggi razziali contro gli ebrei finendo per stabilirsi in Uruguay dove ha intrapreso una carriera artistica internazionale, esponendo le sue opere in America Latina, Stati Uniti e Italia.
La presentazione è stata aperta da un saluto dell’ambasciatore italiano in Uruguay, Fabrizio Petri, che ci ha tenuto ad essere partecipe di questa celebrazione dal sapore quasi familiare. Ad accompagnarla alla Feria del Libro, infatti, c’erano anche figli, nipoti e pronipoti.
Nel suo intervento, l’ambasciatore ha ringraziato l’autrice e la sua famiglia per aver condiviso questo tesoro di ricette, tradizioni e storie personali, sottolineando quanto sia importante preservare la memoria culinaria della tradizione. In particolare, Petri ha confessato la sua passione per lo zabaione uruguaiano, “molte volte anche migliore di quello italiano”, promettendo all’autrice di cimentarsi nella sua ricetta, presente nel libro.
La figlia della pittrice, Martha Kohen, ha invece raccontato l’origine del progetto, nato come una raccolta intima di ricette per i figli, un modo per mantenere vivo il legame con le tradizioni di famiglia, in particolare quando lei stessa si trasferì in Inghilterra per studiare da giovane. Il libro, già nelle versioni manoscritte, era arricchito da disegni degli ingredienti e dei piatti realizzati dalla madre. Anche per questo, si tratta di molto più di un semplice ricettario.
Nel volume, aperto da un’introduzione della direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Montevideo, Silvia Merli, l’autrice ha infatti saputo coniugare la sensibilità artistica e l’amore per la cucina, rendendo ogni pagina un’opera d’arte con le sue rappresentazioni.
L’evento, oltre alla semplice presentazione del volume, ha rappresentato anche un tributo d’affetto all’artista, che continua a trasmettere attraverso le sue opere e la sua testimonianza l’eredità di un’esperienza umana straordinaria, che continua.
“Spero che cuciniate, e che mangiate bene”, ha augurato Kohen salutando i presenti, sottolineando che anche dopo un secolo di vita, e di cucina, “non credo di essere arrivata all’eccellenza, ma sono ancora giovane”.