Nel seminario tenuto recentemente dal dipartimento d’Italiano dell’Università di Sydney, il professor Alfred Vincent ha discusso il ruolo socio-culturale dell’italiano e della lingua veneziana nei territori di lingua greca durante e dopo la dominazione veneziana.
Venezia fin dall’inizio della sua storia ha esteso la sua influenza politica e commerciale nell’Adriatico fino a creare un dominio esteso che, in diversi periodi, controllava da Candia (oggi Creta) che governò dal 1211 fino al 1569, alle isole Eonie, fino a tutte le altre maggiori quali Zante, Cefalonia, Itaca e Corfù.
Come ha spiegato il professor Vincent, diverse varietà d’italiano vennero utilizzate nell’amministrazione, nei documenti legali e nel commercio del cosiddetto Stato da Mar, cioè nei possedimenti marini della Repubblica Veneta.
È un luogo comune pensare che a causa della divisione in piccoli stati, regni, ducati e repubbliche, l’Italia abbia adottato l’italiano, nella vita di tutti i giorni, solamente in tempi recenti. In effetti fin dal 1200, la lingua italiana, seppure con alcune variazioni, veniva usata correntemente nelle terre che si affacciano sul mar Mediterraneo come ‘lingua franca’ per tutto ciò che riguardava commerci, relazioni tra governi, scienza e letteratura.
Un italiano, con forti inflessioni venete, quindi usato come lingua di frontiera. L’uso dell’italiano nei documenti ufficiali e nelle pubblicazioni, molto spesso accostato al greco, continuò a essere utilizzato per lungo tempo dopo la caduta della Repubblica Veneta e perfino dopo il passaggio delle isole ioniche sotto il controllo britannico.
In Grecia l’italiano veniva considerata una lingua di prestigio ed era usata principalmente dalle elite, dai coloni e dagli amministratori pubblici. Nell’isola di Cipro ad esempio, fino alla fine del 15esimo secolo prevalse la lingua francese.
L’italiano iniziò a farsi strada a causa dell’influenza delle milizie genovesi nell’area, e si affermò come lingua ufficiale durante la lunga dominazione veneta. Nelle Isole Ionie questa cultura orientata all’italiano produsse tra gli altri Ugo Foscolo (1778-1827) e il poeta nazionale greco Dionysios Solomos (1798-1857), educato in Italia.
Il professor Vincent è membro onorario della facoltà di Studi greci moderni e bizantini dell’Università di Sydney. Molte delle sue pubblicazioni hanno riguardato la società e la letteratura a Creta sotto il dominio veneziano. Ha insegnato Studi greci moderni all’Università di Sydney per 25 anni ed è stato visiting professor in diverse università greche. Ha trascorso periodi di ricerca a Venezia, come ospite dell’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini.