L’annuncio l’aveva già fatto in passato, per poi ripensarci (“ormai non mi crede più nessuno”, spiega) ma stavolta Mara Venier si dice “convinta mai come questa volta che sarà il mio ultimo anno a Domenica in. Non penso finirò questo lavoro, magari farò qualcos’altro, non ho mai avuto tante offerte come da quando sono in età pensionabile, ma Domenica in è molto impegnativa, ci lavoro dieci mesi l’anno. Col tempo penso di dovermi dedicare di più alle persone che amo, a mio marito, i miei figli, i miei nipoti”. Anche se “pare da qualche parte scrivano che mi sto separando... non lo sapevo” spiega sorridendo. Tra gli ospiti della prima puntata, trasmessa anche in Australia sulla piattaforma televisiva Il Globo Tv, ci sono: Daniela Di Maggio, mamma di Giovanbattista Cutolo (il giovane musicista ucciso a Napoli), e con lei gran parte dell’orchestra di cui il figlio faceva parte; Matteo Garrone con i giovani protagonisti di “Io capitano”, premiato al lido; Carlo Verdone, i Pooh, i The Kolors e Matteo Bocelli.

Mara Venier ha all’attivo 15 edizioni alla guida del programma: “Ho iniziato con Domenica in trent’anni fa, con l’edizione ‘93-94 - ricorda - un anniversario che festeggeremo”. Si riparte “da uno studio molto elegante e particolare” la grande attenzione di sempre alle interviste ma “ma anche maggior spazio all’attualità e alla cronaca “come avevamo fatto nel periodo del Covid-19 e in passato. Vorrei ricreare lo spazio del ‘fatto della settimana’, e ‘il salotto di Mara’ che avevo a La vita in diretta, dove trattavano i temi del giorno in una maniera più colloquiale”.

Ci sarà spazio anche per i politici? “Anni fa li intervistavo ma poi chiedevano di esserci tutti e si è deciso che non venissero più. Anche se una bella intervista a Giorgia Meloni da donna a donna la farei volentieri”. Grande spazio l’avrà anche, come di consueto, il contrasto alla violenza delle donne: “Credo siamo arrivati a quasi ottanta femminicidi dall’inizio dell’anno. Bisogna rivedere tante cose. Le donne denunciano ma poi vengono sostanzialmente lasciate sole. Dovremmo fare qualcosa tutte insieme, prendere una posizione molto forte e con noi dovrebbero esserci anche gli uomini... ne parleremo. Un’altra novità saranno alcune puntate itineranti: Era un sogno che avevo, l’avevamo già fatto, nel 93/94. Abbiamo già programmato di andare a Cesena, in Emilia Romagna e sotto Natale in Umbria”. 

Nata Mara Povoleri a Venezia, il 20 ottobre 1950, la conduttrice televisiva, attrice, opinionista ed ex modella italiana, dopo un esordio sul grande schermo, ha debuttato come conduttrice televisiva alla fine degli anni ‘80, raggiungendo il successo negli anni ‘90 con la conduzione, appunto, del contenitore di Rai 1 Domenica in. Il continuato successo del programma durante la sua conduzione le è valso i soprannomi di “Signora della domenica” e “Zia Mara”.

A Mestre, dove è cresciuta nella zona popolare del quartiere Piave, ha conosciuto l’attore Francesco Ferracini, morto il 24 maggio 2016, da cui ha avuto Elisabetta, divenuta poi conduttrice televisiva e che l’ha resa nonna di Giulio nel 2002. I due si sono poi sposati, ma il matrimonio è terminato poco dopo. Ha anche un figlio, Paolo, nato nel 1975, avuto con l’attore Pier Paolo Capponi, da cui nel 2017 ha avuto un secondo nipote di nome Claudio. Nel 1984 ha sposato l’attore Jerry Calà, da cui si è separata nel 1985.

Successivamente ha avuto una lunga relazione con Renzo Arbore, conclusasi nel 1997, e una più breve con l’attore italoamericano Armand Assante. Dal 28 giugno 2006 la Venier è sposata con il produttore cinematografico Nicola Carraro. 

A Domenica in “devo tantissimo, il pubblico mi ha sempre voluto bene. Mi vedono come la vicina di casa. Il programma vince perché è tutto vero, anche nel modo in cui metto la mia vita sul piatto, le gioie come i dolori”. Tra le grandi interviste di questi anni, ci sono stati ospiti “difficili”? “Non mi è piaciuto Arnold Schwarzenegger. Era infastidito dall’auricolare per la traduzione, continuava a buttarlo per terra, e un fonico accorreva ogni volta a raccoglierlo per ridarglielo. A un certo punto ho detto al traduttore di dirgli che se l’avesse rifatto, l’avrei mandato affan… e me ne sarei andata. Lui si è calmato e si è fatto intervistare per quaranta minuti”. Invece un’intervista “che ho proprio scelto di non fare è quella a Madonna, per il lancio di ‘Evita’. L’abbiamo aspettata nella sua suite dalle 14 alle 19. A un certo punto usciamo nel corridoio e i bodyguard ci respingono dentro in malo modo. Allora ce ne siamo andati. Alle 21.30 mi chiama la segretaria personale di Madonna per chiedermi se volessi intervistarla alle 22... le ho risposto che ero già a letto”.

Un’ospite internazionale che invece l’ha conquistata è stata Sharon Stone: “L’ho trovata molto simpatica e alla mano”. Ora tra i nomi internazionali “mi piacerebbe intervistare Sylvester Stallone, ma vuole un sacco di soldi... si può fare Mellone?” chiede sorniona la conduttrice al direttore intrattenimento del daytime, che non chiude la porta alla possibilità e sottolinea: “Domenica in ha la lunghezza e la forza di una prima serata e un pilastro nella conduzione come l’impareggiabile Mara Venier!”.