DARWIN - Lo stanziamento ammontante a 842,6 milioni di dollari distribuiti in sei anni a favore del Northern Territory Remote Aboriginal Investment finanzierà servizi essenziali come forze dell’ordine, sicurezza per le donne, istruzione e il contenimento dei danni causati dall’alcol.

I servizi di interpretariato riceveranno maggiori risorse, mentre quelli dedicati alla salute uditiva e orale continueranno a ricevere fondi.

“Gli australiani vogliono colmare il divario tra aborigeni e non aborigeni - ha dichiarato il primo ministro Anthony Albanese -. Il nostro compito è costruire un futuro con pari opportunità per tutti”.

L’accordo, firmato dai governi federale e da quello del Territorio con le Aboriginal Peak Organisations Northern Territory, mira a trasferire nel tempo la gestione dei servizi alle comunità locali.

Il ministro per gli Affari aborigeni, Malarndirri McCarthy, ha sottolineato l’importanza di soluzioni guidate dalla comunità: “Questo investimento garantirà accesso ai servizi critici e sosterrà lo sviluppo economico e sociale delle comunità remote’.

L’accordo prevede inoltre il finanziamento di 12 centri per minori e famiglie sotto controllo aborigeno e la creazione di gruppi locali in otto località per progettare e fornire servizi particolari.

John Paterson, coordinatore delle Aboriginal Peak Organisations NT, ha definito l’investimento un passo avanti verso l’autodeterminazione indigena: “Investire nell’autodeterminazione aborigena porterà servizi vitali alle comunità remote”.

Anche la Chief Minister del NT, Lia Finocchiaro, ha accolto con favore l’accordo, evidenziando l’importanza del finanziamento di 205,9 milioni di dollari per il rafforzamento della sicurezza nelle comunità remote.