NEW YORK - Luigi Mangione, sospettato dell’omicidio del Ceo di UnitedHealthcare, Brian Thompson, si dichiarerà non colpevole rispetto alle accuse per le quali è stato arrestato in Pennsylvania. Lo ha dichiarato il suo legale, Thomas Dickey, in una intervista alla Cnn.
Thompson, 50 anni, padre di due figli, è stato ucciso alle 6.44 di mattina di mercoledì, mentre si avviava all’Hilton, a Manhattan, dove era in programma una convention di investitori nel settore delle polizze sanitarie.
L’avvocato difensore di Mangione ha dichiarato che avrebbe contestato la detenzione del suo cliente presentando una petizione per un ordine di habeas corpus, secondo il New York Times. Il giovane, cui ieri il tribunale ha negato la libertà su cauzione, probabilmente si opporrà all’estradizione dalla Pennsylvania allo stato di New York e la procedura per contestare l’estradizione potrebbe richiedere giorni.
In un taccuino trovato addosso a Luigi Mangione c’erano appunti sulla modalità per l’omicidio, è quanto riporta la Cnn. Il ragazzo, incriminato per l’omicidio del top manager Brian Thompson, aveva escluso l’uso di “esplosivo” perché “avrebbe colpito innocenti”, mentre aveva considerato l’ipotesi di “uccidere il Ceo durante una conferenza”.
Amazon ha annunciato di aver bloccato la vendita di merchandising ispirata al killer del Ceo di UnitedHealthcare, Luigi Mangione: sui social, infatti, il killer è stato celebrato come un eroe; quindi, sulle piattaforme di vendita on line sono state messe in vendita magliette, adesivi e giubbotti a lui dedicati.