BUENOS AIRES - Il governo dell’Argentina ha sciolto il Servizio di conciliazione preliminare nelle relazioni di consumo (Coprec), che interveniva nei conflitti tra consumatori e fornitori.  

Lo ha fatto tramite il decreto 55/2025 pubblicato nel Bollettino Ufficiale, dove afferma che esistono organismi che svolgono funzioni simili. La misura, come si legge nel testo, mira a “snellire e semplificare” i processi amministrativi. 

“La nostra visione è che nel mercato le persone sono lì per servire, non per ingannare il prossimo. Ma il kirchnerismo, come per tutto, usa un presunto obiettivo ‘nobile’ (proteggere il consumatore) per creare posti per una militanza retribuita o semplicemente deviare risorse per dare potere ai suoi funzionari”, ha affermato su X il ministro della Deregolamentazione e trasformazione dello Stato, Federico Sturzenegger.  

“Coprec, in particolare, triplicava il lavoro che già svolgono le singole province e che fa anche la giustizia. Continuiamo a smantellare il sovradimensionamento inutile dello Stato", ha dichiarato il ministro. 

La decisione del Governo ha suscitato alcune critiche in difesa dell’istuzione, affermando che, nei suoi anni di attività, si è dimostrato un meccanismo efficace per i consumatori, che permetteva la risoluzione delle dispute con i fornitori e prestatori di servizi, e che negli ultimi tempi più della metà dei casi che sono finiti in udienza sono stati risolti con un accordo conciliatorio, evitando il processo giudiziario, fornendo una soluzione rapida ai cittadini. Inoltre, il servizio era gratuito.