CANBERRA – La senatrice indipendente Lidia Thorpe ha unito la sua voce a quella della deputata federale laburista del Northern Territory, Marion Scymgour, sollecitando il rapido e urgente intervento del governo di Canberra, dopo che un uomo di 68 anni è spirato in ospedale a Darwin dopo essere stato meso in detenzione.
Il decesso fa seguito a quello del ventiquattrenne Kumanjayi White, morto dopo essere stato trattenuto e restretto da funzionari della polizia di Alice Spring.
“C’è bisogno di leadership federale per mettere fine alle morti di aborigeni in carcere”, ha detto la senatrice indipendente dai microfoni di radio ABC.
“Abbiamo bisogno che il primo ministro si faccia vedere - ha continuato la senatrice aborigena -. Si è fatto vedere per bloccare l’acceso ai social media ai più giovani, obbligando stati e territori ad adeguarsi al divieto. Ora è necessario che faccia altrettanto per le morti in custodia”.
Marion Scrymgour ha criticato il governo del quale fa parte e quello precedente per aver perso di vista le morti di aborigeni in custodia della polizia.
In un’intervista radiofonica la deputata aborigena, ha detto che il primo ministro dovrebbe considerare un intervento dopo la morte dell’uomo del popolo Warlpiri, morto dopo essere stato trattenuto e restretto da agenti della polizia di Cairns, sul pavimento di un supermercato Coles, il 27 maggio scorso.
“Il popolo aborigeno è costantemente ostracizzato e vittimizzato e c’è chi muore - ha detto -. Il governo federale deve mostrare leadership”.
Scrymgour ha sollecitato una revisione delle raccomandazioni della Commissione reale d’inchiesta sui decessi di aborigeni in carcere, del 1991, alcune delle quali non sono ancora state attuate a distanza di decenni.
Istituto australiano di criminologia ha confermato che dalla conclusione dei lavori della Commissione reale, sono morti in stato di detenzione, 597 aborigeni.
“Il governo deve rivedere l’attuazione delle raccomandazioni, e solleverò la questione con il ministro degli Affari aborigeni Malarndirri McCarthy, con la nuova ministra della Giustizia Michelle Rowland e con quello degli Interni Tony Burke”, ha detto la deputata del Territorio del Nord.
Scrymgour ha fatto notare che una revisione nel 2018 ha confermato che 339 raccomandazioni della Commissione reale d’inchiesta del 1991, non erano state attuate.
I familiari di Kumanjayi White, alcuni parlamentari, gruppi a difesa dei diritti aborigeni oltre al Central Land Council, continuano a sollecitare che la polizia del Northern Territory trasferisca le responsabilità di indagare sulla morte del ventiquattrenne ad un’agenzia indipendente.
I familiari hanno inoltre chiesto che gli agenti coinvolti nel fermo di White vengano sospesi durante le indagini, e che vengano rilasciati alla famiglia tutti i filmati disponibili dell’incidente.
La polizia del Territorio ha fatto sapere che due agenti in borghese hanno bloccato White dopo che questi aveva avuto un alterco con una guardia di sicurezza del supermercato che lo aveva accusato di aver rubato.
Il vicecommissario capo Travis Wurst ha respinto la richiesta della famiglia di assegnare le indagini sulla morte in custodia ad un’agenzia indipendente, sostenendo che guiderà personalmente l’inchiesta che sarà “obiettiva, professionale e trasparente”.
Scrymgour, che aveva sollecitato che l’inchiesta sulla morte di White dovrebbe venir affidata alla polizia federale, ha detto che indagini indipendenti aumenterebbero la fiducia degli aborigeni nel processo “senza paura e favoritismi”.