PALERMO - Un subacqueo olandese di 39 anni impegnato nelle operazioni di recupero del veliero Bayesian è morto nelle acque di Porticello (Palermo), sui cui fondali giace il relitto della nave, colata picco nella notte tra il 18 e il 19 agosto 2024. 

Secondo quanto si è appreso, l’uomo era alle dipendenze di una delle società che si occupano del naufragio del superyacht in maniera collaterale, sotto l’aspetto risarcitorio, e avrebbe avuto un malore mentre era in immersione e lavorava sullo scafo del veliero. Per lui non c’è stato nulla da fare.  

Si tratta, anche se indirettamente, dell’ottava vittima, nelle vicende che riguardano l’imbarcazione, dal suo affondamento il 19 agosto scorso. 

Nell’incidente morirono sette persone: Mike Lynch, la figlia Hannah, Jonathan Bloomer (presidente di Morgan Stanley International) e la moglie Judy, i coniugi Chris e Neda Morvillo e il cuoco di bordo Recaldo Thomas. 

Era stato comunicato che il Bayesian sarebbe riaffiorato entro 12 giorni dal mare in cui affondò lo scorso anno, completamente intatto, e a spiegarlo era stata Tnx Marine, la società di consulenza marittima che gestisce le operazioni di recupero del superyacht e per cui lavorava il sub olandese. 

Prima del recupero definitivo, comunque, andranno posizionate delle imbracature di sollevamento in acciaio sotto il Bayesian che, insieme ad altri dispositivi di sollevamento, garantiranno il mantenimento in sicurezza della nave.  

Una volta completate le operazioni, si dovrebbe procedere al distacco dell’ampio sartiame della nave, dell’albero di 72 metri, del boma, delle crocette e delle vele, per garantire che gli altri lavori possano procedere in sicurezza.  

Una volta staccate, queste attrezzature dovranno essere temporaneamente stoccate sul fondale marino e recuperate a loro volta dopo che lo scafo del Bayesian sarà stato sbarcato a Termini Imerese.