MOSCA - Tutte le azioni della NATO oggi sono la preparazione per un possibile scontro con la Russia, ha affermato il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko in un’intervista a Izvestia. “Tutto ciò che la NATO sta facendo oggi in questo campo, per dirla senza mezzi termini, sta preparando l’alleanza per un possibile scontro militare con la Russia”, ha detto, sottolineando che “il ruolo delle armi nucleari nella pianificazione militare dell’Alleanza è in crescita e si parla del loro dispiegamento in Polonia e in altri paesi europei”.
“Dalle ultime esercitazioni e dagli ultimi documenti - ha detto ancora Grushko - vediamo che il ruolo delle armi nucleari nella strategia militare e nella pianificazione militare della NATO non fa che aumentare. Si dice che le armi nucleari potrebbero essere dispiegate in Polonia e in altri Paesi. Tenetelo presente - ha concluso - per eventuali misure di contrasto che potrebbero diventare concrete se tali intenti (della Nato, ndr) fossero realizzati”.
Kiev ha davanti un’estate “difficile” dal punto di vista militare e gli occhi dell’Alleanza sono puntati sulle date del vertice dei leader di Washington, previsto per metà luglio. In quel periodo, infatti, Mosca potrebbe “aumentare la pressione”, sia sul campo in Ucraina sia sul fronte delle azioni ibride in territorio alleato, “in costante aumento”. Lo si apprende da fonti d’intelligence Nato. “L’obiettivo è di creare una narrazione sfavorevole all’Alleanza e destabilizzare quanto più possibile le singole nazioni”, precisa la fonte che considera come eventi a rischio anche gli Europei di calcio, le elezioni francesi e le Olimpiadi.
La portavoce della diplomazia russa, Maria Zakharova, ha criticato le forniture di armi occidentali all’Ucraina accusando gli Usa di volere “ulteriori spargimenti di sangue” in Europa. “La pompa isterica dell’opinione pubblica occidentale con la tesi sulla presunta ‘imminente aggressione contro i paesi occidentali’ da parte della Russia significa solo una cosa: l’amministrazione Biden ha bisogno di ulteriori spargimenti di sangue nel continente europeo per evitare che il proprio governo e l’economia americana crollino”, ha dichiarato su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri della Russia, come riporta la Tass.
“Le forze ucraine sono impegnate in una dura lotta. Hanno bisogno di difese aeree aggiuntive. Gli ucraini resistono con forza a Kharkiv e continuano a impressionare il mondo, infliggendo perdite pazzesche alla Russia che ad oggi ha perso 350mila soldati tra morti e feriti”, ha dichiarato il segretario alla Difesa Usa, Lloyd Austin, aprendo la riunione del gruppo di contatto per l’Ucraina ai margini della ministeriale Nato. “È un momento critico, la sopravvivenza dell’Ucraina è in bilico. Ma sono fiducioso che questa coalizione farà il suo dovere: oggi diamo il benvenuto a un nuovo membro, l’Argentina”, ha detto.
“Il tema della difesa aerea è in cima alla mia agenda da molto tempo. Gli Usa hanno già fornito un sistema Patriot all’Ucraina, oggi non ho annunci aggiuntivi al riguardo. Posso dire che non ci sarà alcun cambiamento alla nostra copertura di Patriot in Polonia”, ha detto il capo del Pentagono Lloyd Austin commentando le indiscrezioni di stampa secondo cui gli Usa avrebbero deciso di fornire un secondo sistema di Patriot a Kiev. “Continuiamo a lavorare perché gli ucraini abbiano tutto quello di cui hanno bisogno e sono in contatto costante con loro”, ha aggiunto.
La Russia deve infliggere il “massimo danno” agli Stati Uniti e all’Europa, che hanno imposto sanzioni contro il Paese: Mosca deve inviare ai nemici del mondo occidentale “tutti i possibili tipi di armi, tranne quelle nucleari (per ora)!”: lo scrive oggi su Telegram il vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, Dimitry Medvedev. “Ogni giorno dovremmo cercare di arrecare il massimo danno a quei Paesi che hanno imposto queste restrizioni al nostro Paese e a tutti i nostri cittadini. Danneggiare tutto ciò che può essere danneggiato. Danneggiare le loro economie, le loro istituzioni e i loro governanti”, afferma Medvedev.
La Cina ha esercitato pressioni sui governi di paesi in via di sviluppo per promuovere il suo piano alternativo di pace in Ucraina con l’avvicinarsi del vertice in Svizzera. Lo scrive Reuters sul suo sito web citando dieci diplomatici, uno dei quali ha definito la campagna di Pechino un “sottile boicottaggio” del summit di Lucerna. Nelle conversazioni con i governi la Cina non ha criticato apertamente l’appuntamento svizzero né ha chiesto direttamente ai paesi di astenersi, hanno detto a Reuters i diplomatici di Pechino. Ma uno di loro ha affermato che la Cina ha detto a queste nazioni che l’incontro prolungherebbe la guerra.