SYDNEY – Un movimento politico pro-palestinese che ha tentato di raccogliere i voti dell’elettorato islamico alle ultime elezioni federali sosterrà candidati alle prossime elezioni statali in Victoria e New South Wales.

Il gruppo Muslim Vote in occasione del voto federale di maggio ha appoggiato candidati indipendenti in tre collegi elettorali detenuti dai laburisti: Watson e Blaxland, nella zona occidentale di Sydney, e Calwell, nell’area nord-occidentale di Melbourne.

Il risultato più rilevante è stato ottenuto nel seggio di Watson, detenuto dal ministro degli Affari interni Tony Burke, dove l’indipendente Ziad Basyouny è risultato il secondo candidato più votato su base bipartitica. Burke, accusato di “compravendita di voti” per aver organizzato cerimonie di cittadinanza di massa prima delle elezioni nei sobborghi multiculturali di Sydney, ha comunque vinto comodamente il seggio, ottenendo il 66 per cento dei voti dopo la distribuzione delle preferenze.

Nel collegio di Blaxland del ministro dell’Istruzione Jason Clare, Ahmed Ouf ha ottenuto il 18,76 per cento delle preferenze primarie, ma il candidato liberale è risultato il secondo più votato. A Calwell, infine, Samim Moslih ha ottenuto solo il 6,85 per cento del voto primario.
Nonostante la mancata elezione di un proprio candidato, il coordinatore di Muslim Vote, Wesam Charkawi, ha definito i risultati “un passo significativo” che “dimostrano come il nostro modello funziona”.

In ciascun collegio, il gruppo islamico indipendente ha eroso parte del voto primario sia dei laburisti che dei liberali rispetto alle elezioni federali del 2022.

“Un tipo di successo in politica consiste nel far perdere il seggio a un ministro uscente. Un altro è conquistare le menti e i cuori delle masse, gettando le basi per sfide future”, ha dichiarato Charkawi. “Dopo le elezioni, siamo stati sommersi da persone che ci hanno contattato per candidarsi o per sostenere il nostro lavoro... La comunità non si sta tirando indietro. Tutti vogliamo andare avanti”.

Secondo quanto riferito da Charkawi, Muslim Vote sosterrà una serie di candidati in occasione delle elezioni statali del 2026, e farà la stessa cosa in New South Wales nel 2027. Non è ancora stato deciso, però, quali saranno i collegi della Camera bassa e le circoscrizioni della Camera alta che saranno presi di mira dalla formazione politica.Charkawi ha aggiunto che uno dei bersagli sarà il governo del premier del NSW, Chris Minns. 

Charkawi ha criticato il partito laburista del New South Wales per la sua posizione sulla guerra a Gaza e per la risposta alle proteste pro-Palestina a Sydney. Ha accusato il governo Minns di aver “armato la Polizia contro manifestanti pacifici, screditato le voci pro-Palestina e fatto concessioni alla retorica isterica dell’estrema destra mentre i palestinesi vengono massacrati”.

Secondo l’analista elettorale Ben Raue, ci sarebbero alcuni collegi del NSW che il gruppo potrebbe prendere in considerazione, sulla base dei risultati ottenuti a livello federale a Blaxland e Watson.

Ziad Basyouny, ad esempio, ha ottenuto oltre il 30 per cento del voto primario in aree come Greenacre e Punchbowl, che si trovano all’interno del seggio statale di Bankstown. Analogamente, Ahmed Ouf ha superato il 40 per cento delle preferenze in aree situate nei collegi statali di Auburn e Granville.

“C’è del potenziale”, ha osservato Raue, aggiungendo però che il gruppo dovrà evitare di impostare la sua campagna incentrandola su un solo tema così da coinvolgere altre comunità, dal momento che nessun collegio federale o statale è dominato da un’unica comunità etnica.