SEUL - Il ministro degli Esteri sudcoreano Cho Tae-yul terrà il suo primo incontro con il segretario di Stato statunitense Marco Rubio questa settimana a Monaco di Baviera, in Germania, a margine della conferenza multilaterale sulla sicurezza. L’ha annunciato oggi il ministero degli Esteri di Seul.

Si tratta di un incontro importante per Cho, alla luce del rischio che il presidente Usa Donald Trump assuma iniziative unilaterali di dialogo con il leader nordcoreano Kim Jong Un. 

Durante l’incontro, Cho e Rubio discuteranno probabilmente delle questioni nucleari nordcoreane, della cooperazione trilaterale con il Giappone e della cooperazione economica bilaterale, ha dichiarato il portavoce del ministero Lee Jae-woong, durante una conferenza stampa. Si tratterà del primo faccia a faccia tra i massimi diplomatici della Corea del Sud e degli Stati Uniti, da quando Trump è tornato alla Casa Bianca. 

Il viaggio a Monaco è anche la prima missione all’estero di Cho dallo sconvolgimento politico in Corea del Sud, scaturito dal tentativo fallito d’imporre legge marziale del presidente Yoon Suk-yeol, ora sospeso e arrestato. 

Seul e Washington stanno inoltre organizzando colloqui trilaterali, anche con la partecipazione del ministro degli Esteri giapponese Takeshi Iwaya ai margini della conferenza, anch’essi previsti per sabato. 

Nel corso dell’incontro bilaterale tra Cho e Rubio, probabilmente ribadiranno l’impegno a rafforzare l’alleanza tra Corea del Sud e Stati Uniti, sotto il secondo mandato di Trump, e coordinare le rispettive politiche riguardo alla denuclearizzazione della Corea del Nord. 

Inoltre, Cho discuterà probabilmente dei contributi della Corea del Sud al mantenimento delle forze statunitensi presenti nel Paese e della posizione di Seul, anche in relazione all’annuncio recente di Trump sui nuovi dazi sulle importazioni, secondo quanto riportato dal ministero. 

Cho e Rubio hanno tenuto la loro prima telefonata il 23 gennaio e hanno concordato di mantenere una stretta collaborazione sulle questioni nucleari nordcoreane. Tuttavia, Trump ha dato segnali contrastanti sulla questione, segnalando che intende dialogare con Kim Jong Un. Ha chiamato la Corea del Nord una “potenza nucleare”, definizione questa che ha allarmato i diplomatici sudcoreani, i quali temono che il presidente americano voglia porre sul tavolo negoziale il riconoscimento di Pyongyang come detentore dell’arma atomica.