KIEV - Leopoli ha vissuto la notte più drammatica dall’inizio dell’invasione russa, dopo che una pioggia di droni e missili ha colpito la città e diverse regioni dell’Ucraina occidentale, dove raramente arrivano gli attacchi di Mosca. Il bilancio è di cinque morti e almeno diciotto feriti, con danni devastanti alle infrastrutture energetiche e civili, proprio alla vigilia dell’inverno.

A perdere la vita a Leopoli è stata un’intera famiglia di quattro persone, tra cui un’adolescente, mentre un altro civile è rimasto ucciso a Zaporizhzhia. “I russi hanno colpito tutto ciò che garantisce una vita normale al nostro popolo”, ha denunciato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che ha parlato di “oltre 50 missili e circa 500 droni d’attacco” lanciati contro le regioni di Leopoli, Ivano-Frankivsk, Zaporizhzhia, Chernihiv, Sumy, Kharkiv, Kherson, Odessa e Kirovohrad.

“È stata la notte peggiore dall’inizio della guerra”, hanno riferito le autorità locali, mentre la Polonia ha alzato i propri jet militari per proteggere il confine. “I nostri aerei e quelli alleati stanno operando intensamente nel nostro spazio aereo – ha comunicato il Comando operativo delle Forze armate polacche – con sistemi di difesa radar al massimo livello di allerta”.

Nel caos dei bombardamenti, un episodio ha sfiorato la tragedia. A bordo di un treno partito da Kiev e diretto verso la Polonia si trovavano 110 attivisti italiani del Movimento europeo di azione non violenta (Mean), di ritorno dalla loro decima missione in Ucraina. Il convoglio, fermatosi a Leopoli, è passato a pochi chilometri dagli impatti.

“Abbiamo provato sulla nostra pelle ciò che gli ucraini vivono ogni giorno”, ha raccontato Angelo Moretti, presidente del Mean. “Abbiamo visto il cielo illuminato a giorno, sentito le esplosioni e le sirene, gli incendi e i colpi dell’antiaerea”.

I pacifisti, che rappresentano 35 associazioni italiane, hanno dovuto attendere ore prima di riprendere il viaggio verso il confine, dove sono stati assistiti dalle ambasciate italiane a Kiev e Varsavia. “Un popolo eroico, amico dell’Italia: saremo sempre vicini all’Ucraina”, ha commentato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ringraziandoli per il loro impegno.

Il ministero della Difesa russo ha rivendicato l’attacco, parlando di “un’operazione massiccia contro le imprese del settore militare-industriale e le infrastrutture del gas e dell’elettricità, condotta con armi di precisione a lungo raggio”. Una conferma che sottolinea l’intento di Mosca di fiaccare il Paese colpendo i suoi punti vitali.

Zelensky ha denunciato la strategia del Cremlino, accusando Putin di “prendere in giro l’Occidente” e di approfittare della mancanza di una risposta forte da parte dei partner internazionali. “Non c’è stata una reazione degna a tutto ciò che sta accadendo -, ha detto il presidente ucraino -. È per questo che Putin si sente libero di agire. America ed Europa devono fare di più per fermarlo”.

Zelensky ha inoltre sottolineato l’urgenza di rafforzare la difesa aerea del Paese e accelerare l’attuazione degli accordi militari. Solo nell’ultima giornata, gli attacchi hanno lasciato oltre 110mila utenti senza elettricità in varie regioni. “Abbiamo bisogno di una protezione più rapida e completa - ha affermato - per togliere a questo terrore aereo qualsiasi significato. Un cessate il fuoco nei cieli è possibile: sarebbe il primo passo verso una vera diplomazia”.

La tensione cresce anche sul piano internazionale. Varsavia teme che i droni russi possano violare il proprio spazio aereo, mentre nei cieli europei si moltiplicano gli allarmi. Nelle stesse ore, l’aeroporto di Vilnius, in Lituania, è stato temporaneamente chiuso dopo l’avvistamento di palloni aerostatici, poi risultati parte di un traffico di contrabbando proveniente dalla Bielorussia.

Intanto, sul fronte diplomatico, si è raffreddato il clima di apparente disgelo tra Vladimir Putin e Donald Trump, dopo l’incontro in Alaska che aveva riacceso le speranze di un dialogo. Il presidente americano, concentrato ora sulla crisi di Gaza, si è detto “deluso” dal leader del Cremlino ma ancora “aperto alle sue buone idee”, come l’estensione dell’accordo sulle armi nucleari. Putin, dal canto suo, ha avvertito che la fornitura di missili Tomahawk all’Ucraina da parte di Washington “rovinerebbe irrimediabilmente le relazioni”.

Mentre la diplomazia si inceppa e i cieli tornano a riempirsi di droni, l’Ucraina si prepara a un altro inverno sotto assedio. E il messaggio di Zelensky suona come un avvertimento all’intero Occidente: “Finché il mondo resterà a guardare, Putin continuerà a colpire. L’unico modo per fermarlo è agire adesso”.