SYDNEY – Gli utenti dei servizi ferroviari del New South Wales hanno dovuto affrontare ritardi e cancellazioni nella mattinata di oggi, nonostante che il governo Minns abbia ottenuto un’ingiunzione in extremis da un tribunale federale per il blocco dell’agitazione sindacale pianificata dai sindacati di categoria. Si stima che sia abbia subito ritardi circa il 30% delle corse dei treni sulla rete metropolitana di Sydney
"Stamattina oltre il 70 per cento dei treni della nostra rete suburbana è partito in orario e nell’ora di punta di picco di questo pomeriggio si dovrebbero registrare ulteriori miglioramenti", ha dichiarato il ministro statale dei Trasporti Jo Haylen.
Domenica il governo del NSW ha intrapreso un’azione legale urgente presso il tribunale federale per impedire l’inizio dello sciopero previsto per oggi. L’ingiunzione è stata concessa nella serata di ieri, evitando il caos totale sulla rete ferroviaria. Tuttavia, Transport for NSW ha avvertito i passeggeri di probabili riduzioni significative dei servizi e cancellazioni, in particolare su linee chiave come la T1 North Shore & Western, la T2 Leppington & Inner West e la T8 Airport & South.
Un portavoce del governo ha difeso la decisione di fare ricorso ai giudici per bloccare l’agitazione sindacale: “L’esecutivo statale è lieto che sia stata fornita minimo livello di certezza ai pendolari, in particolare mentre ci avviciniamo al periodo di Natale e Capodanno, e continueremo a lavorare per il raggiungimento di un risultato concordato”.
Il premier Chris Minns, ha espresso rammarico per la mancanza di progressi nei negoziati con i sindacati dei ferrotranvieri. “Dopo due settimane di trattative non siamo riusciti a raggiungere un accordo equo con i rappresentanti sindacali. Sono deluso e mi dispiace molto, ma purtroppo questa è la situazione attuale”.
Minns ha inoltre spiegato che il governo non è in grado di accettare le richieste del sindacato, che includono aumenti salariale del 32% in quattro anni e restrizioni sulle distanze percorribili dai macchinisti durante i turni.
Il Rail, Tram and Bus Union (RTBU) ha criticato aspramente l’azione legale del governo, definendola un “attacco legale senza precedenti contro i lavoratori” e accusando il governo di “aver interrotto deliberatamente le trattative”.
“Inviare notifiche legali minacciose proprio quando sembrava che fossimo vicini a un accordo è incredibilmente irresponsabile e dirompente”, ha dichiarato il segretario del sindacato, Toby Warnes.