“Una piccola realtà che in realtà tanto piccola non è”. Così Eleonora Baldi descrive oggi l’Enoteca Baldi, l’attività di famiglia che ha deciso di prendere in mano dopo aver vissuto sette anni in Australia. Una definizione che sembra restituire perfettamente l’identità del locale situato a Panzano, nel cuore della Toscana, che negli ultimi anni si è trasformato da semplice bottiglieria a Wine Bar con cucina, grazie all’impronta lasciata da un’esperienza professionale e personale maturata all’estero.

Eleonora è cittadina australiana, ma non per nascita. Ha ottenuto la cittadinanza durante il suo lungo soggiorno a Melbourne, dopo averci lavorato per anni nella ristorazione. Il primo approccio con l’Australia, racconta, è nato quasi per caso. Dopo un periodo di quattro anni in Inghilterra, durante il quale ha lavorato in un ristorante di alto livello di Londra, la voglia di cambiare aria e il desiderio di evitare il rientro in Italia l’hanno spinta a partire per un’esperienza di sei mesi a Sydney. “Ero un po’ stufa della realtà londinese, ma non avevo intenzione di tornare in Italia. Così sono partita per l’Australia, dove avevo amici che mi hanno ospitato all’inizio”, racconta.

Dopo un breve periodo di viaggio con un’amica italiana, Eleonora si stabilisce a Melbourne. Lì trova lavoro, riceve uno sponsor e resta per sette anni, abbandonando definitivamente l’idea di un ritorno a breve termine. “All’inizio doveva essere una parentesi, ma poi è diventata una vita”, spiega.

La sua esperienza si consolida nella gestione di locali, arrivando a coprire ruoli da head waitress a manager, sempre nel settore della ristorazione. Il vino, dice, è sempre stato una grande passione, anche se non ha lavorato formalmente come sommelier.

Nel 2018, però, qualcosa cambia. Dopo undici anni all’estero – tra Regno Unito e Australia – e soltanto tre rientri in patria in tutto quel periodo, Eleonora comincia a sentire nostalgia dell’Italia. “Avevo appena ottenuto la cittadinanza australiana e mi sentivo serena: sapevo che avrei potuto tornare quando volevo. Così ho deciso di passare un’estate in Italia e vedere come mi sarei sentita”.

Quella che doveva essere una pausa temporanea si trasforma in un ritorno definitivo. Insieme al compagno Gianmaria, anche lui rientrato dall’Australia, prende le redini dell’Enoteca Baldi, un’attività che i suoi genitori avevano avviato anni prima e che nel tempo si era un po’ adagiata.

“L’enoteca era nata solo come bottiglieria, poi si era aggiunta una piccola cucina per piatti freddi. Quando io e Gianmaria abbiamo deciso di occuparcene, abbiamo voluto rinfrescare tutto”, racconta.

Un angolo del locale

Entrambi forti di un bagaglio professionale costruito all’estero, investono tempo e competenze nel rinnovare la proposta culinaria e la carta dei vini. Il risultato è un locale che oggi vanta una cantina di grande rilievo, tanto da essere premiato per quattro anni consecutivi dalla Milano Wine Week tra le migliori dieci carte dei vini d’Italia. Il venerdì, la cucina è dedicata al pesce, in omaggio alle origini campane del padre di Eleonora, Domenico, originario di Cava de’ Tirreni, che ancora oggi lavora attivamente nel locale come cuoco.

Ma l’esperienza australiana si riflette anche nella gestione del personale e nell’approccio al lavoro. “Cerchiamo di applicare i modelli che abbiamo imparato in Australia e Inghilterra: dare formazione, offrire orari flessibili, garantire due giorni liberi a settimana. È importante creare un ambiente sereno, perché poi lo percepiscono anche i clienti”. E infatti, l’Enoteca Baldi è un posto dove si può bere un bicchiere al volo al banco, ma anche cenare seduti con una bottiglia importante. Una formula informale ma curata, che riflette l’identità dei suoi gestori.

Nonostante la soddisfazione per la scelta fatta, Eleonora non nasconde un certo dualismo. “È difficile dare una risposta se mi manca l’Australia. Sto bene qui, ma penso spesso a come sarebbe la vita lì, soprattutto per i miei figli, che hanno anche loro la cittadinanza australiana. Non escludo un giorno di tornarci”.

A rendere la nostalgia più lieve, forse, l’idea di portare un pezzo d’Australia a Panzano. “Mi piacerebbe inserire una sezione di vini australiani nella carta. È un progetto a cui lavoriamo da tempo, anche per un legame affettivo mio personale”.

In un confronto ideale tra i due paesi, Eleonora riconosce all’Italia la bellezza del territorio, la ricchezza culturale e la facilità di spostarsi. Dell’Australia le mancano invece le persone, la filosofia di vita e quella quotidiana tranquillità che qui, dice, è più difficile da trovare. Ma se oggi casa è dove si beve bene, come ammette lei stessa con un sorriso, allora l’Enoteca Baldi è casa a tutti gli effetti.