GINEVRA - Il patto pandemico dell’Oms è stato approvato in sessione plenaria a Ginevra, ma sul documento l’Italia si è astenuta, insieme ad altri dieci Paesi tra cui Iran, Israele, Russia, Slovacchia e Polonia. 

L’accordo definisce i principi, gli approcci e gli strumenti per un migliore coordinamento internazionale in una vasta gamma di settori, al fine di rafforzare l’architettura sanitaria globale per la prevenzione, la preparazione e la risposta alle pandemie. Ciò include l’accesso equo e tempestivo a vaccini, terapie e strumenti diagnostici, precisa l’Oms. 

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha inviato un documento di “spiegazione del voto”, in cui si sottolinea che dal punto di vista del Governo italiano il punto dirimente è la “tutela della sovranità degli Stati”.  

Viene ribadita infatti la preoccupazione che un’autorità sovranazionale come l’Oms possa imporre misure ai singoli Paesi in caso di pandemia, pur apprezzando le aperture presenti nel testo votato. 

“Con l’astensione odierna l’Italia intende ribadire la propria posizione in merito alla necessità di riaffermare la sovranità degli Stati nell’affrontare le questioni di salute pubblica”, si legge infatti nella nota. 

L’accordo, comunque, non autorizza l’OMS a dirigere, ordinare, modificare o prescrivere leggi o politiche nazionali, né a imporre agli Stati di adottare azioni specifiche, come vietare o accettare viaggiatori, imporre vaccinazioni o misure terapeutiche o diagnostiche, o attuare lockdown. 

In ogni caso, si fa notare dal Ministero della Salute, l’Italia non ha espresso voto contrario ma si è astenuta sul testo, con l’ottica di migliorarlo e di specificare i confini dell’autorità di intervento sovranazionale dell’OMS. Motivo per cui, come gli altri dieci astenuti, non si sono registrati voti contrari in assemblea plenaria.