CANBERRA - Più di 1,3 milioni di famiglie australiane a basso reddito vivono in una condizione di stress abitativo a livelli critici, spendendo oltre il 30% del reddito disponibile per l’alloggio. È quanto emerge dal nuovo rapporto annuale dell’Australian Institute of Health and Welfare (AIHW), che analizza lo stato di salute economica e sociale del Paese.
L’analisi rivela che, pur mantenendo buoni risultati in confronto ad altri membri dell’OCSE in settori come occupazione, istruzione e qualità della vita, l’Australia mostra un peggioramento costante nell’accesso alla casa. Il numero di abitazioni di edilizia sociale è aumentato di 45.200 unità tra il 2006 e il 2024, ma rappresenta oggi solo il 4,1% delle abitazioni totali, in calo rispetto al 4,8% del 2011.
Nel 2023-24, i servizi specializzati per i senzatetto hanno assistito circa 280mila persone, tra chi era già senza casa e chi rischiava di perderla. Preoccupante anche la situazione dei più giovani: il 45% dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni che si sono rivolti individualmente alle agenzie di aiuto risultava ancora senza dimora al termine del periodo di assistenza.
Secondo l’AIHW, il problema è strutturale. L’aumento dei prezzi immobiliari nelle grandi città e la stagnazione dei salari hanno spinto sempre più famiglie sull’orlo della sostenibilità economica. “I tassi di proprietà della casa stanno diminuendo, e sempre meno giovani riescono a comprarne una”, osserva il rapporto, che indica come il prezzo mediano delle abitazioni nelle aree metropolitane sia cresciuto in modo esponenziale nell’ultimo decennio.
Tra il 1971 e il 2021, il tasso di proprietà della casa è sceso dal 50% al 36% tra i giovani di 25-29 anni e dal 64% al 50% tra quelli di 30-34 anni.
Il fenomeno, oltre a ridurre la sicurezza economica, rischia di aggravare disuguaglianze generazionali e sociali. Gli esperti avvertono che senza un incremento rilevante dell’edilizia accessibile e delle politiche di sostegno all’affitto, la crisi dell’alloggio potrebbe trasformarsi in una vera emergenza nazionale.