CHARLEROI - Il coinvolgimento delle giovani generazioni è oggi una delle sfide cruciali per la sopravvivenza delle associazioni regionali all’estero. La trasmissione della memoria, delle tradizioni e dell’identità culturale passa inevitabilmente attraverso il rinnovamento dei comitati e la partecipazione attiva di chi rappresenta il futuro delle comunità di origine italiana.
È in quest’ottica che si inserisce l’impegno di Felicien Campanelli, ventenne nato in Belgio da famiglia molisana, attualmente membro del comitato dell’Associazione Campomolise e rappresentante dei molisani in Belgio per il Consiglio dei Molisani nel Mondo. “Sono molto onorato di avere questo titolo – spiega – perché sono il più giovane tra i rappresentanti qui in Belgio. Amo il folklore e le mie radici, che mi sono state trasmesse dai miei nonni quando sono arrivati qui. Cerco di portare avanti ciò che mi hanno insegnato”.
Un impegno concreto che si è tradotto anche nella recente organizzazione della 23esima edizione della Primavera Molisana, evento che si è svolto lo scorso 17 maggio a Courcelles, nel sud del Belgio, e che ha visto la partecipazione di oltre 200 persone, molte delle quali di origine molisana e abruzzese.
L’iniziativa, promossa dall’Associazione Campomolise, ha offerto ai partecipanti una serata all’insegna della convivialità e della cultura. “Abbiamo affittato una grande sala per accogliere tutti – racconta Campanelli – e un cuoco ha preparato un ricco menù con piatti tipici della nostra regione, tra cui la pasta molisana”. A seguire, la serata si è animata con l’esibizione del gruppo folkloristico di cui Felicien stesso fa parte, che ha proposto danze tradizionali del Sud Italia e in particolare del Molise.
Presenti alla manifestazione anche autorità istituzionali come i rappresentanti del Consolato italiano di Charleroi, del Partito Democratico e il presidente del Comites di Charleroi, Mario Castelli, originario di Rotello e membro attivo dell’associazione.
Il comitato organizzatore conta dieci membri, tra cui lo stesso Campanelli e suo padre Antonio, entrambi legati al comune di Colletorto, e altri rappresentanti storici come il presidente Donato Mastropietro, il vicepresidente Domenico Parente e Corrado Mancini, il decano del gruppo.
La sala gremita di commensali.
“Mi ha fatto molto piacere vedere tanti giovani alla nostra festa – sottolinea Campanelli – ragazzi di venti, trent’anni. Si percepisce un ritorno alle origini. Sempre più giovani vogliono riscoprire da dove vengono. È importante non dimenticare le proprie radici e continuare a trasmettere la cultura del nostro Molise”.
Per avvicinare ancora di più le nuove generazioni, Campanelli suggerisce formule più attrattive: “Si potrebbe pensare a inserire, accanto ai momenti tradizionali, anche musica contemporanea, magari con un DJ, per coinvolgere chi è cresciuto con gusti diversi ma ha comunque voglia di partecipare”.
L’Associazione Campomolise non si ferma qui. Il prossimo appuntamento è già fissato per il 21 giugno, con la conferenza in occasione del 50esimo anniversario della Federazione Europea delle Associazioni Molisane nel Mondo (FEAM), presieduta da Angelo Berardini.
L’evento si terrà al Bois du Cazier di Marcinelle e prevede una giornata di celebrazioni, con interventi, dialoghi, un momento commemorativo al cimitero e momenti conviviali, in collaborazione proprio con l’Associazione Campomolise. Un’occasione importante di incontro tra rappresentanti molisani da tutto il mondo, nel segno della memoria e della continuità.