CANBERRA - Quattro attivisti hanno srotolato diversi striscioni con slogan contro la guerra a Gaza, pro-Palestina e di condanna per la colonizzazione dell’Australia.
Sul posto sono accorse le forze di polizia locali ed un numero di agenti federali.
I manifestanti indossavano passamontagna che nascondevano le loro identità.
Almeno uno degli striscioni sembrava fare riferimento alla colonizzazione europea dell’Australia, arrecando le frasi “Nessuna pace su una terra rubata - Genocidio dal 1788”.
Poco dopo l’irruzione sul tetto del parlamento, un comunicato stampa firmato da un gruppo soprannominato Renegade Activists è stato inviato a più redazioni.
“Oggi, gli attivisti anti-genocidio salgono al parlamento federale in un atto di solidarietà con i nostri fratelli palestinesi, aborigeni e isolani di Torres Strait”, si legge nella nota.
Il comunicato richiede al governo australiano di porre fine al suo sostegno a Israele e agli Stati Uniti.
“Smascherare i maestri della guerra è solo il primo passo”, continua il messaggio.
“Al governo Albanese: non dimenticheremo, non perdoneremo e continueremo a resistere”.
Lo scorso 20 maggio la Corte penale internazionale aveva emesso mandati di arresto sia per il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che per i leader di Hamas, tutti motivati dall’accusa di crimini di guerra.
Il governo australiano, incluso il primo ministro Anthony Albanese, si era rifiutato di offrire alcun commento al procedimento della Corte, che il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva fermamente condannato.