L’aumento fa dell’Australia il paese più costoso al mondo in cui fare domanda di ingresso per lo studio.

Dalla mezzanotte di domenica, agli studenti stranieri viene addebitato un aumento del 125% delle tasse per la richiesta del visto, costo che passa da 710 a 1.600 dollari.

Non c’era stato alcun preavviso, anche se il governo aveva precedentemente segnalato la sua intenzione di apportare modifiche al visto.

O’Neil ha confermato che la misura era entrata in vigore con un comunicato stampa diffuso questa mattina.

In una dichiarazione congiunta con il ministro dell’Istruzione Jason Clare, il ministro delle Competenze e della Formazione Brendan O’Connor e il ministro dell’Immigrazione Andrew Giles, O’Neil ha spiegato che la modifica fa parte di una serie più ampia di riforme concepite per “ripristinare l’integrità” del sistema migratorio australiano.

“Quando siamo arrivati al governo abbiamo ereditato un sistema migratorio disfunzionale, e un sistema educativo internazionale compromesso da truffe e sfruttamento”, ha affermato O’Neil.

“La riforma era essenziale, dopo un decennio di abbandono sotto il precedente governo. Questo settore ha il potere di stimolare la crescita e le opportunità per il nostro Paese, ma per arrivarci dobbiamo lavorare con settori di qualità per rimetterlo in sesto.”

“I cambiamenti che entrano in vigore oggi contribuiranno a ripristinare l’integrità del nostro sistema educativo internazionale e a creare un sistema migratorio più giusto, più contenuto e in grado di soddisfare meglio l’Australia”.

Oltre al robusto aumento delle tasse, oggi il governo ha confermato anche l’entrata in vigore di diverse altre misure, che nelle intenzioni dovrebbero ridurre ulteriormente il numero già in calo di studenti stranieri che fanno domanda per studiare nelle università australiane.

La durata dei visti temporanei per laureati è stata ridotta così come l’età di ammissibilità, le lacune nella regolamentazione consentivano il “visa hopping” - l’espediente che consente agli studenti e ad altri titolari di visto temporaneo di prolungare il soggiorno, a volte indefinitamente - sono state colmate e nuove misure penali sono state introdotte per perseguire quei datori di lavoro che sfruttano i migranti.

La necessita di frenare il numero di migranti stranieri è sorta a causa dell’esplosione del numero di studenti stranieri, di backpacker ed altri migranti temporanei dopo la riapertura delle frontiere.

Alla fine di maggio sono stati approvati 330.500 visti per studenti, in linea con i livelli del 2016, dopo un picco di 577.300 approvazioni fatte nel 2022-23.

I critici della misura sostengono che un aumento delle tasse farà poco per scoraggiare coloro che sono determinati a entrare nel paese con false pretese e potrebbe invece disincentivare gli studenti stranieri dalla scelta di studiare in Australia, privando le università di una lucrosa fonte di finanziamento.