ROMA - Secondo la ricostruzione cronologica effettuata dalla Procura, è alle 23.18 che il teste segnala l'aggressione in via Aldo Moro, a circa 150 metri da casa Cecchettin. Una voce femminile urla “così mi fai male”, chiedendo ripetutamente aiuto. poi il teste vede “calciare violentemente una sagoma che si trovava a terra”, e poi la Punto allontanarsi.
È qui che sono state trovate tracce di sangue e un coltello da cucina di 21 centimetri, senza manico, assieme un'impronta di calzatura, sporca probabilmente di sangue.
Dalle telecamere di Fossò, distante da Vigonovo circa 6 chilometri, è quindi emerso che Giulia, ferita ma non gravemente, sarebbe riuscita a fuggire venendo inseguita da Filippo, che l'ha scaraventata a terra, cade all'altezza del marciapiede e non si muove più. L'aggressore la muove, poi va a prendere la macchina, la carica probabilmente nel sedile posteriore e fugge. Sul marciapiede sono stati poi trovati sangue con capelli sullo spigolo stradale e un pezzo di nastro telato argentato intriso di sangue e capelli “probabilmente applicato alla vittima per impedirle di parlare”, scrive il giudice.
Anche qui è stata poi trovata una impronta sporca di sangue di una calzatura, risultata compatibile con quella del parcheggio di Vigonovo. Erano le 23.40; alle 23.50 la Punto nera è uscita dall'area, poi è stata vista in vari punti delle province di Venezia, Treviso. L'ultima inquadratura è alle 9.07 del 12 novembre, da Cortina in direzione Dobbiaco.
Giulia Cecchettin è stata uccisa “infierendo con plurimi colpi da arma bianca”, quindi “scaraventandola a terra”, poi “caricandola in auto” e infine “abbandonandola in un luogo isolato”. La sequenza degli episodi è stata ricostruita dal Gip di Venezia, nell'ordinanza di custodia cautelare, per il reato di omicidio volontario.
L'aggravante viene sottolineata dal giudice perché il delitto viene compiuto “contro persona legata al colpevole da relazione affettiva”, anche se terminata.
Infine, il reato di sequestro di persona viene contestato ritenendo che Giulia sia stata trattenuta nella Punto nera “contro la sua volontà per un lasso di tempo apprezzabile”.