PERTH – Grande successo per la brillante stagione dello spettacolo Perché papà è mio figlio all’Old Mill Theatre, sede che accoglie l’Italian Theatre of Western Australia (ITWA).

Oltre al titolo, che già suscita curiosità e crea complessità nella vicenda, sono parecchi gli ingredienti della meritata popolarità. Numerosi gli applausi a scena aperta, specie associati a elementi musicali che rientrano nel testo e ne arricchiscono l’effetto. Inconfondibile la canzone di Cabaret, cantata in grande stile da Nanà (Mariangela Trichilo, nuova recluta della troupe). Questo personaggio ha anche i costumi più spettacolari, che come molti altri aspetti della produzione riflettono la qualità e tradizione della compagnia.

Le composizioni musicali di Bartolomeo (Giovanni Conte), personaggio che appare nel terzo atto, sono fatte in modo spiritoso, al fine di venire riconosciute, anche se sotto mentite spoglie. A lui tocca anche l’ultima battuta, chiedendo al pubblico se arriva a capire la confusa relazione tra i vari personaggi. Peraltro la recitazione è sempre molto espressiva, facilitando il coinvolgimento del pubblico.

Per chi segue la compagnia fin dal secolo scorso, risulta familiare la presenza della cameriera nella scena iniziale: Lina Del Borrello che ha anche interpretato personaggi signorili e che, qui nei panni di Carmela, deve scoraggiare il corteggiamento del collega Matteo, personaggio che precipita le dinamiche con interventi più o meno calibrati, e interpretato dal regista, Rino Pellone. A lui si deve, come ormai da anni, la scelta del testo, che è di Giovanni Rescigno, allontanandosi dai tradizionali titoli di autori napoletani, e non impone particolari accenti o frasi dialettali. I riferimenti al mare possono collegarsi anche ad altri famosi luoghi balneari italiani.

Nella Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, dal tema ‘L’italiano e il libro: il mondo fra le righe’, ogni occasione di incontro con creazioni letterarie e attenzione all’uso linguistico acquista un valore aggiunto. Ad esempio, nella commedia non mancano giochi di parole, e la terminologia musicale, italiana in tutto il mondo, si presta a varie battute, molto più spiritose che spinte.

Il programma include dettagliati riassunti in inglese delle 24 scene nei 3 atti, e nelle pagine centrali affianca immagini della produzione ITWA del 1984 (Li nipute de lu sinneco di Eduardo Scarpetta) e foto delle prove di quest’anno, ammirate per la cura dello spazio (un garage) messo a disposizione dalla famiglia Potalivo.

Come sempre, la pagina di personaggi, interpreti e personale dietro le quinte include gruppi familiari e ruoli multipli: Franca Potalivo è uscita per gli applausi a fine spettacolo in quanto suggeritrice, mentre Lara Potalivo, parte del gruppo di produzione, crea poster e programma con Rino Pellone, Sebastiano Motta e Jessica Mills (in ordine alfabetico inverso).

Leonardo Puliafito ha un ruolo chiave come Luigino, papà/figlio, Ciccio Puliafito fornisce la sigla musicale, Silvestro Puliafito si occupa di luci e suoni, con Paul Indaimo e John Woolrych, e crea le scene, con Jake Newby, Corina Ionescu e Ambra Marra. Con lei fanno parte della ‘crew’ di produzione anche Marina Del Borrello, Imma Pellone, Janet, Lucia e Annika Conte. Altri nomi, anche noti al pubblico, includono Anna Russocaronte, Trish Lewis, Loretta D’Alonzo, Pina Zingales e Angela Melia. Anna Russo è, come sempre, la creatrice di pettinature e trucco, mentre la produzione video è di Adrian Jelavic e Sonya Reynen.

Tornando agli attori, Giuseppe Luna è il protagonista maschile, Ciccillo. È affascinante leggere le pagine in cui narrano la passione per arte e spettacolo, spesso associata a studi e attività anche professionale, che può occupare gran parte della loro vita, specie nel caso dei giovani. A tale proposito, il programma include una pagina con foto del gruppo delle ‘Stelle nascenti’, di età ancor più giovane, e l’invito a farne parte, mettendosi in contatto con Rino Pellone. E proprio il 19 ottobre scorso è stata lanciata la scuola di teatro, un nuovo corso annuale della Dante Alighieri, con sessioni settimanali.

L’elenco dei personaggi pone Filomena (Ester Mariano), la suocera di Ciccillo, prima della moglie Elvira (Sara Mazzucchi), poiché il complicato soggetto del titolo la coinvolge notevolmente, e fa risaltare le qualità dell’interprete.

Abramo Pietropaolo diventa l’amico Eligio, con elementi anche di fisico richiesti dal copione. La coppia di carabinieri vede il giovane Peppino (Matteo Conte, già parte delle Stelle nascenti) accanto al più maturo Raffaele (Marco Mancini).

La pagina introduttiva include il sito ufficiale e prima di ringraziare gli sponsor, Rino Pellone ha parlato di un imminente ritiro dopo 60 anni di palcoscenico. Non potremo lasciarlo andare senza farci raccontare la sua attività teatrale, a Perth e anche altrove.

Ci sono anche ringraziamenti per altre fonti di sostegno all’ITWA, e il Consolato appare in copertina. Ogni contributo alla tradizione della commedia in italiano va promosso e continuato.