La prima edizione dell’Australian Tarantella Festival, magistralmente organizzato dalla casa discografica Calabria Sona, e iniziato lo scorso 26 ottobre per una durata di tre settimane, segna il debutto australiano di un giovane talento calabrese, quello di Carmen Floccari.
Floccari è figlia d’arte, nata e cresciuta a Reggio Calabria. Sin da bambina riceve un immenso patrimonio culturale e musicale della sua calda terra grazie ai nonni, i quali hanno sempre provveduto a insegnarle le muttette, i canti tradizionali calabresi, avvicinandola anche agli strumenti originali. Ad oggi Floccari non è solo una cantante dotata di un timbro vocale potente e penetrante, e capace di cantare in tre dialetti, calabrese, pugliese e siciliano. È anche una musicista ben versa con la chitarra e altri strumenti tradizionali.
Da poco laureatasi in Giurisprudenza, Floccari è una tra le prime iscritte del mondo al corso di Canto Popolare nel Conservatorio di Reggio-Calabria. “L’unico modo per preservare le nostre tradizioni è quello di divulgarle oralmente. Chi conosce le canzoni popolari, i testi tradizionali, come me, i colleghi Paolo Paviglianiti e Danilo Caserta, ha interesse a divulgarli affinché rimangano”, ammette Floccari.
Quello che l’artista reggina e i colleghi portano non è solo un repertorio musicale che risuoni puramente del folkloristico Sud, ma un sapiente, e orecchiabile mix di musica tradizionale con melodie più moderne che attingono dalla musica indie, pop e rock.
“Vogliamo creare uno stile diverso rispetto a quello semplicemente folk, che comunque è strettamente legato alle radici, alla cultura della nostra Regione e quindi spesso si presta ai calabresi, soprattutto quelli della vecchia generazione”.
C’è poi tutto uno studio legato alle tradizioni popolari della Puglia e della Sicilia, poiché, come sottolinea Floccari, il dialetto calabrese non riesce a prestarsi a tutte le musicalità, come il rap, dove invece il dialetto napoletano eccelle, come dimostrato da fenomeni musicali di culto, quali Clementino e Geolier.
Appena di ritorno dall’Adelaide Italian Festa, e dopo essere passati anche per la Mornington Italian Festa e la Burrata Festival di Melbourne, Floccari e i colleghi Paviglianiti e Caserta continueranno a coinvolgere musicalmente la comunità locale di Melbourne, fermandosi anche nelle scuole elementari.
“Abbiamo già tenuto un workshop alla scuola elementare di Tootgarook, nella Mornington Peninsula, dove ci siamo esibiti e abbiamo coinvolto i bambini, anche insegnandogli qualche passo della nostra Tarantella. Abbiamo visto un riscontro positivo da parte di tutti. E questo per noi è sicuramente una delle soddisfazioni più grandi”, ammette Floccari. E sull’onda di questo inaspettato successo, il secondo workshop è già in calendario, sempre nella Mornington Peninsula, con la scuola elementare St Joseph di Sorrento.
Floccari si dichiara molto soddisfatta dell’immenso affetto, e interesse, che sta ricevendo dal pubblico australiano, ammettendo di sentirsi particolarmente colpita dalla tanta attenzione ricevuta da parte di chi neanche parla l’italiano. “Come primo tour australiano, devo dire che sta avendo un grande successo. Oserei dire che mi piacerebbe rimanere in Australia! C’è una mentalità totalmente diversa, un ordine, un modo di vedere le cose che purtroppo, per questioni anche culturali, sono totalmente diverse dall’Italia, specialmente dalla Calabria”.
Per questo primo tour australiano, Floccari sta anche promuovendo il suo primo brano da solista, Veni ccà, prodotto in collaborazione con Paolo Paviglianiti ed Enzo Argirò, e che va a sancire la collaborazione con l’etichetta discografica Calabria Sona.
“Il brano è un inno d’amore per la Calabria, un invito rivolto ai giovani a restare, a credere nelle proprie radici e a costruire il futuro nella propria terra. Nasce da un legame profondo con la mia terra – afferma Carmen – sperando di trasformare l’abbandono, fenomeno fortemente in crescita negli ultimi anni, in possibilità per la nostra Regione”.
In cantiere, per Floccari, adesso c’è anche un intero album di pezzi originali, la cui uscita è prevista per la primavera del 2026.